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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Arriva in ospedale la prima super Tac pubblica d'Italia, missione: abbattere le liste d'attesa

Ospedali Riuniti ha acquistato e installato il macchinario di ultima generazione. Fra tre mesi ne arriva un altro. Caporossi: «Torrette, punto di riferimento europeo»

Quaranta anni fa la seconda tac di tutta Italia veniva installata all'ospedale di Ancona. Oggi il nosocomio regionale resta all'avanguardia con l'arrivo di un macchinario di ultima generazione capace di prestazioni al top per precisione e velocità. Si tratta della Somaton Force. In Italia, con Ancona, è presente in sole tre strutture ma solo le Marche possono vantare la sua presenza in un ente pubblico. La nuova tac è capace di effettuare in un'unica scansione l'analisi di tutti i tessuti: dall'osso al grasso. Ad altissima velocità: «una scansione del torace viene effettuata in meno di un secondo e senza la necessità di apnea del paziente – si legge in una nota di Ospedali Riuniti - l’intero corpo viene scansionato in meno di cinque secondi». Proprio la velocità rende adatta la tac per gli esami cardiaci e per le scansioni a pazienti critici come obesi, politraumatizzati, pediatrici o pazienti che non riescono a trattenere a lungo il respiro). Molto bassa anche la dose di radiazioni impiegata: fino al 50% in meno. «Gli Ospedali Riuniti – prosegue il comunicato - si preparano per primi in Italia all’appuntamento con la "certificazione della dose di radiazioni somministrata ai pazienti” prevista dalla Legge per i prossimi anni. Si stima che oltre il 40% delle radiografie tradizionali potranno essere sostituite da TAC senza alcuna nocività conseguente. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che cambia anche la definizione precedente di diagnosi e cure appropriate. Attraverso l’innovazione tecnologica è possibile conseguire una maggiore efficacia assieme a maggiore efficienza che, concretamente significa abbattere i tempi di attesa e l’accessibilità al Servizio Sanitario».

La super Tac però avrà presto compagnia. Fra circa 3 mesi, ha annunciato il direttore Michele Caporossi, ne arriverà un'altra. «Stiamo parlando di tecnologie – ha spiegato - che si collocano all’interno di una rivoluzione vera e propria della medicina. Solo in Qatar esiste un ospedale con due macchinari così all’avanguardia e Torrette si candida a diventare un centro di riferimento almeno a livello europeo». Un investimento da 2 milioni di euro «ben spesi - secondo il presidente della Regione, Luca Ceriscioli - e segno di una strategia che investe su un hub centrale del sistema sanitario regionale al servizio dei cittadini per poi lavorare insieme agli altri e dare a chi ha necessità, risposte di grande qualità. Le risorse che abbiamo messo a disposizione per finanziare gli investimenti ammontano a 202 milioni e sono  frutto di un emendamento del governo che ha sbloccato fondi altrimenti inutilizzabili e ha permesso alle regioni virtuose e con i conti in ordine, come le Marche appunto, di poter immettere risorse preziose nel sistema sanitario. Chi si rivolge ai nostri ospedali chiede servizi qualificati, personale competente, strutture adeguate e alta tecnologia. Noi stiamo lavorando per assicurare questo a tutti i marchigiani e i dati positivi di fine anno delle nostre aziende ospedaliere ci incoraggiano a proseguire».

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