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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Fabriano

Omicidio di Fabriano, Alessandra Galea «è socialmente pericolosa». Deve lasciare il carcere per curarsi

La donna ha ucciso il suo amico Fausto Baldoni che le dava ospitalità in casa. Lo ha colpito con una lampada al sale. Si va verso la sospensione del processo

FABRIANO – «Socialmente pericolosa», dovrà curarsi. Non ha solo un vizio di mente Alessandra Galea, la 49enne che il 3 giugno scorso ha ucciso Fausto Baldoni, suo amico e coinquilino, colpendolo con una lampada al sale. 
Lo ha evidenziato lo psichiatra Luciano Secchiaroli, incaricato dalla gip Sonia Piermartini di effettuare una perizia psichiatrica con la formula dell'incidente probatorio. Secchiaroli ha terminato oggi, di riferire alla gip, sulla relazione in parte già spiegata in una udienza del 22 novembre scorso, quando si era espresso sull'incapacità di intendere e di volere di Galea, affetta «da schizzofrenia panaroidea» stabilendo anche una incapacità temporanea della stessa di stare a giudizio. Un quadro clinico che potrebbe portare ad una sospensione del processo per la donna, 49 anni, limitatamente al periodo di cura necessario. Il suo avvocato Franco Libori e il pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo hanno fatto istanza congiunta per chiedere che lasci il carcere per una rems, una struttura sanitaria protetta dove potrà essere curata. Sul suo trasferimento la giudice si è riservata di decidere nelle prossime ore. 

Galea oggi era presente alla relazione dello psichiatra, fatta in tribunale, ad Ancona. All'uscita dall'aula del gip ha incontrato per pochi minuti uno dei due figli che l'ha abbracciata. La polizia penitenziaria l'ha poi riportata in carcere a Villa Fastiggi, a Pesaro, dove è detenuta con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla coabitazione. La mattina del 3 giugno avrebbe ucciso Baldoni con una lampada al sale. Come se nulla fosse la donna sarebbe poi uscita di casa per raggiungere, disse lei poi interrogata, i figli fuori regione. Non si sarebbe nemmeno accorta della morte dell'uomo che la ospitava in casa sua. Il motivo dell'aggressione sarebbe stato, stando alla Galea, per respingere un approccio sessuale da parte della vittima.  
 

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