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Cronaca Chiaravalle

Emma ha lottato ed è stata finita con un coltello da cucina

I Ris hanno terminato il loro lavoro e trovato in casa l'arma del delitto. L'autopsia ha riscontrato ferite alle mani e al torace: l'anziana ha provato a difendersi

Non un taglio ma un fendente alla gola con un coltello da cucina ritrovato dai carabinieri del Ris sulla scena del crimine. L'omicidio di Emma Grilli, l'85enne di Chiaravalle trovata morta in casa la mattina di martedì 17 luglio dal marito Alfio Vichi, 90 anni, si arricchisce di elementi utili agli inquirenti per ricostruire la vicenda e cercare di trovare il colpevole. I militari del Reparto investigazioni scientifiche, arrivati da Roma, hanno terminato il loro lavoro nell'appartamento al terzo piano della palazzina al civico 19 di via Verdi. Sono stati loro a rinvenire il coltello da cucina che si presume ora essere l'arma del delitto. 

Nel frattempo all'istituto di medicina legale di Torrette, il dottor Marco Valsecchi ha terminato l'autopsia sul corpo della povera anziana. Oltre al colpo netto alla base della gola, non un taglio ma un fendente, Valsecchi ha riscotrato anche tagli minori all'altezza del torace, sul collo e sulle mani. Segno che la donna ha provato a difendersi in tutti i modi, lottando oltre le sue forze contro l'aggressore. Secondo i riscontri medico legali la donna è stata colpita alle spalle. Forse chi ha agito si trovava già in casa, magari passato da una finestra lasciata aperta visto che non sono stati trovati segni di effrazione. Oppure è stata proprio Emma ad aprire la porta a quello che poi è diventato il suo killer. Un giallo che, per ora, tale rimane: con un fascicolo d'indagine aperto per omicidio ma contro ignoti. 

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