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Cronaca

Studenti occupano il Pergolesi: “Traditi da governo ed enti locali”

Alle proteste di ieri degli studenti medi per la sicurezza degli edifici si è unita quella degli studenti del Pergolesi. Ecco due testimonianze dei giovani allievi

Alle proteste di ieri degli studenti medi per la sicurezza degli edifici si è unita quella degli studenti del Pergolesi per la sicurezza della loro formazione. I ragazzi del Pergolesi, che da oggi hanno occupato l’istituto, ci hanno contattato per aggiornarci sulla situazione della loro protesta e mandarci due testimonianze:

Ad oggi il commissario esterno preposto dal ministero per risanare il bilancio, ha dichiarato la sospensione dei corsi per mancate finanze, e diffidato il direttore Marchionni, il quale, con delibera del consiglio accademico, per gerarchia giurisdizionale, è stato costretto ad accettare la sospensione delle lezioni. in attesa, tutti, di una fattiva legge che statalizzi i pareggiati italiani, ci troviamo, noi studenti a non aver garantita la validità dei corsi avviati e dei titoli che rilasceranno, poiché questi corsi sono ora in avvio in natura del tutto privata e ufficiosa, per cui i professori (senza stipendio da 6 mesi circa) si fanno carico individuale della calendarizzazione del programma didattico per garantire ore di lezione agli studenti; i docenti stessi, dal loro canto, si trovano con il forte rischio di perdere un posto di lavoro statale, sulla carta, ma privato per altri sensi (si ha generato un mostro istituzionale, con questi pareggiati), e l'ulteriore rischio di non poter accedere ad altre cariche in altri istituti, essendo loro parte di una graduatoria speciale, non riconosciuta in altre organizzazioni statali.
La tradita parola del governo in primis, e quella degli enti locali poi, in sostanza, stanno uccidendo un'importante fucina artistica locale. ancora una volta a scapito dei cittadini contribuenti, preparati e professionali nei loro ruoli, senza mai intaccare i privilegi indubbi di queste amministrazioni, che dei conti pubblici hanno fatto sino ad oggi i loro porci comodi, riparandosi ora dietro la scusante indegna della crisi".

IL RACCONTO DEGLI STUDENTI.

Antonino (Sicilia)
“Ciao mi chiamo Antonino De Luca, sono un ragazzo siciliano ma ormai da 4 anni vivo a Castelfidardo perché studio fisarmonica e questa città mi offre le possibilità di un buon lavoro in questo campo grazie anche a tutte le persone che mi danno una mano. Io mi sono trasferito a tutti gli effetti perché ho comprato casa mettendomi sulle spalle un sacrificio per cui non avevo proprio le risorse per affrontarlo... La chiusura di questo istituto per me porterebbe molti problemi come la perdita di un anno di studi e lo slittamento di un anno del mio percorso musicale (perché sono all'ultimo anno del triennio di fisarmonica classica e finito questo corso vorrei dedicarmi alla musica jazz), inoltre l'iscrizione ad un altro istituto implicherebbe notevoli spese in soldi e tempo per viaggiare e so bene che sono sacrifici molto grossi che vedo fare a molti colleghi che tutte le settimane si fanno ore e ore di treno per venire a studiare qui... Non è possibile che una regione come le Marche ricca di patrimoni storico-culturali debba privarsi di una SCUOLA PUBBLICA che avrebbe per legge diritto ad avere.”

Surin (Corea del Sud)
“A seguito delle gravi difficoltà che si sono create nella gestione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Pergolesi di Ancona, mi sembra necessario comunicare, a chi di dovere, la mia posizione a dir poco drammatica.
Sono venuta in Italia, insieme alla mia amica Eun Soo Hong, accompagnate dal nostro maestro di fisarmonica Coreano, il quale ci aveva iniziate a questo strumento. Il nostro maestro, vista la nostra intenzione di proseguire in maniera professionale lo studio, ci ha consigliato di iscriverci presso questo Istituto del quale aveva avuto ottime referenze. Nel luglio 2009 abbiamo trovato casa a Castelfidardo, dove il maestro aveva avuto occasione di vivere per qualche anno in tempi passati, ed abbiamo subito preso a frequentare questo Istituto dove nell’anno trascorso abbiamo superato l’esame di 2° anno di Livello C.
 In questi tre anni e sei mesi abbiamo avuto occasione di apprezzare pienamente la serietà e la competenza dei professori e della direzione generale tutta.
Questo ci ha convinte di avere fatto la giusta scelta e che tutti i nostri sforzi e soprattutto quelli delle nostre famiglie, che ci mantengono in Italia con grandi sacrifici , sono stati ben ripagati. Ora però , questa nuova brutta situazione ci sta creando un enorme dolore che si somma agli enormi problemi di carattere pratico. Come e soprattutto quello relativo alla nostra permanenza in Italia non avendo più la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno non frequentando più questo Conservatorio. Tanto più che, essendo ormai chiuse le iscrizioni presso qualsiasi altro Conservatorio, ci vedremmo costrette a dover fare rientro in Corea perdendo un anno di studi, tutti gli investimenti economici fatti per gli affitti non sfruttati, oltre naturalmente le spese per i viaggi e quant’altro . Pertanto riteniamo di essere, sicuramente, le più penalizzate dall’eventuale chiusura di questo Istituto che ci farebbe sprofondare nella disperazione totale. Ci auguriamo quindi di poter avere presto positive rassicurazioni a questa nostra situazione che ci sta angosciando ogni giorno di più.”
Firmato: Surin Choi, Eun Soo Hong

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