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Neonata senza vita nell’azienda di rifiuti, l’autopsia conferma: è morta dopo il parto

Nuovi dettagli e ancora più raccapriccianti emergono dall'autopsia eseguita nel pomeriggio. La piccola ha respirato dopo essere venuta al mondo

La neonata trovata senza vita sul nastro trasportatore dell’azienda di rifiuti è morta dopo il parto. Dall’autopsia emergono le prime certezze sul macabro ritrovamento di Casine di Ostra. Il resto è ancora tutto da accertare come le cause della morte, i tempi e la provenienza del feto. 

L’esame eseguito nel pomeriggio dal professor Adriano Tagliabracci all’obitorio di Torrette non ha sciolto le riserve neppure sull’etnia della piccola, che con molte probabilità non è di origine caucasica. Si tratterebbe insomma di una bambina straniera che certamente ha respirato dopo essere venuta alla luce. Dove e da chi è materia per i carabinieri di Senigallia che, coordinati dalla procura di Ancona, stanno cercando di risalire alla provenienza del corpo. Si indaga per infanticidio contro ignoti, ma il compito dei militari è reso ancora più difficile dal fatto che alla Cavallari arrivano rifiuti ingombranti anche da fuori la provincia dorica. Durante l’autopsia è stato prelevato anche un campione di DNA per eventuali comparazioni. 

Il corpo è stato trovato alle 14,20 di giovedì nell’area in cui si lavorano i rifiuti indifferenziati. A scoprirlo è stato un operaio macedone impegnato a dividere il materiale da scarto da quello da riciclo. Aprire i sacchi traportati dal rullo era un suo preciso compito ed è proprio dentro a un sacchetto che l’uomo ha trovato i resti della neonata, che erano già passati in precedenza attraverso altri macchinari. La ditta stamattina è tornata in attività: “Si lavora contro voglia, il pensiero è sempre per quella bambina trovata in quel modo. Non riesci a lavorare bene, e mi viene ancora da tremare” ha commentato una dipendente prima di prendere servizio. (GUARDA IL VIDEO). 
 

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