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Cronaca Piano / Viale Cristoforo Colombo

Una nuova officina di idee: nasce il gruppo "Sessantacento Ancona"

E' nata la nuova associazione "Sessantacento Ancona. L'officina delle idee", per contribuire alla crescita sociale, culturale, economica, urbanistica della città. Con un occhio particolare ai giovani

E' stata presentata ieri presso l'Auditorium dell'ex Crass una nuova associazione che vuole aprire un dibattito sulla città di Ancona. I relatori dell'incontro sono stati Stefano Tombolini, Davide Barigelli e Domenico Allegri, che hanno espresso l'intenzione di coinvolgere tutte le fasce di cittadinanza. Il "Sessantacento Ancona. L'officina delle idee", questo il nome del nuovo gruppo costituitosi, non nasconde di voler fare politica - perché i temi che si vogliono affrontare sono politici - ma l'idea è quella di essere un gruppo di pressione, un motore per i cittadini, per poter far leva sulla classe dirigente.

Molte le sfide che il nuovo gruppo ha mostrato di voler affrontare, a partire dal turismo: Tombolini ha spiegato come ad Ancona manchino riferimenti importanti che portino i cittadini, ma soprattutto i turisti, a visitare le bellezze della nostra città. Un altro tema è stato quello dei così detti "contenitori dismessi": quegli immobili di proprietà del Comune o di privati, che sono da anni abbandonati a loro stessi e che alimentano il degrado ambientale e sociale delle aree urbane. Si è parlato anche di social housing, l'edilizia residenziale riservata alla famosa "fascia grigia", per cui l'associazione si è dimostrata molto favorevole e ha auspicato che queste politiche vengano portate avanti negli anni.

Il presidente ribadisce che “l’ambizione non è quella di essere i primi , né rottamatori e neppure gli opportunisti o i più bravi della classe, ma quella di non rimanere fermi a guardare appassire Ancona, del resto ora siamo ad un punto in cui la scarica di energia necessaria per ridare vigore e sostanza all’immagine di Capoluogo deve essere di straordinaria potenza.”

Sessantacento Ancona  (2)-3Vere battaglie politiche dunque, che non hanno colore e che vogliono far attivare la cittadinanza in maniera trasversale. "Non dobbiamo vivere in una città da condannati – ha detto Davide Barigelli – perchè la città la viviamo passivamente. Con questa associazione proponiamo di viverla come una comunità, in cui tutti vivono per questa".

E' necessario dunque che gli anconetani diventino parte attiva in un eventuale processo di cambiamento politico e sociale. Perciò l'associazione Sessantacento si propone di essere il mezzo  attraverso cui portare nuove istanze nelle arene politiche cittadine. Fondamentale per Sessantacento la partecipazione di tutti e soprattutto il coinvolgimento delle generazioni più giovani a cui l’Associazione guarda con particolare attenzione e a cui rivolge con interesse il proprio invito a prendere parte alle proprie iniziative. L'associazione, per farsi conoscere e per avere più contributi possibile, si sta già attivando con una rivista, che raggiungerà per fine ottobre le case degli anconetani.

Per informazioni e contatti redazione@sessantacento.com




 

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