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Cronaca

Le due giunte fanno muro contro il Muro: no alle Ferrovie

I governi di Ancona e Falconara si incontrano per le battaglie comuni. E oltre al parere negativo alla muraglia tra mare e città torna in ballo anche il raddoppio della variante

Il Grande Muro. Ma c'è anche la partita per il raddoppio della variante alla strada statale 16, quella Caffetteria maledetta sulla quale fioccano sinistri e code chilometriche. Le giunte di Ancona e di Falconara si sono incontrate questa mattina per una riunione congiunta, organizzata dal vicesindaco Pierpaolo Sediari e dall'assessore all'Urbanistica falconarese Clemente Rossi dopo i primi colloqui intercorsi tra le due ladies al comando, i sindaci Valeria Mancinelli e Stefania Signorini. Il tutto, si legge in una nota «per arrivare a un’azione congiunta di contrasto alle barriere fonoassorbenti progettate da Rfi che impedirebbero la vista del mare e potrebbero aggravare l’inquinamento ambientale lungo la principale strada costiera dei due territori». Si sta elaborando un testo congiunto da deliberare. Sul quale si condividono i motivi del no (dall'impoverimento del territorio all'aumento dell'inquinamento derivante dal traffico fino a prendere in considerazione anche il punto di vista paesaggistico) e si rilancia: Rfi e Ministero delle Infrastrutture in impegnino «a trovate soluzioni alternative per ridurre l’inquinamento acustico senza penalizzare tanto i territori, prendendo in considerazione il coinvolgimento nell'iniziativa degli altri Comuni costieri della fascia Adriatica». 

Non era scontato. Falconara era già in partita da novembre. Anche perché Rfi ha iniziato prima con gli avvisi di esproprio (parecchi negati) ai vari proprietari. Ancona nicchiava. Ora è chiamata a far sentire il suo peso di capoluogo. Mercoledì 23, alle 21 al Centro Pergoli di Falconara, si terrà un'assemblea pubblica promossa dal comitato cittadino "No al Muro, sì al mare", che ha già raccolto oltre 3mila firme "no wall" per fare il punto della situazione. L'occasione dei due governi seduti allo stesso tavolo è stata buona anche per tornare su un altro dei temi dell'agenda comune: il raddoppio da due a quattro corsie della variante alla strada statale 16. Dove eravamo rimasti? Dopo aver subito una doppia bocciatura dal Consiglio superiore per i lavori pubblici, braccio intellettuale dello stesso Ministero dei Trasporti, Anas aveva ricevuto l'incarico dallo stesso di elaborare un nuovo progetto definitivo alla luce delle obiezioni sollevate (soprattutto di carattere geologico anche alla luce dell'attuale normativa). Passato circa un anno dall'ultimo "arrivederci" non se ne saputo più nulla. Le due giunte hanno stabilito di richiedere congiuntamente un incontro con il Ministero e con l'Anas in merito al progetto. L'obiettivo è quello di «superare una empasse che riguarda una infrastruttura fondamentale per la viabilità del territorio».

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