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Cronaca Centro storico / Molo Sud, 28

Arriva l'esposizione di Enzo Cucchi, in mostra "I cinquant'anni dell'artista"

La mostra raccoglie la vasta produzione dell'artista ripercorrendo i passaggi fondamentali della ricerca grafica del maestro marchigiano

Il Comune di Ancona e il museo M.A.X. di Chiasso producono la grande mostra Enzo Cucchi “Cinquant'anni di grafica d'artista”, che raccoglie la vasta, varia e straordinaria produzione dell'artista nel campo della grafica.La mostra testimonia la coerenza e la fermezza del percorso artistico di Cucchi e della sua ricerca, sempre segnata da una forte impronta etica. Essa ripercorre, infatti, i passaggi fondamentali della ricerca grafica dell'artista e pone l'accento sul suo intero percorso creativo e sulle soluzioni, spesso sorprendenti, che egli adotta nel tempo. I formati seguono regole imperscrutabili, fedeli alle immagini contenute. Spesso, diversi metodi di stampa convivono, i caratteri e le scritte a mano si alternano alle immagini di eroi delle campagne marchigiane, agli animali, alle colline e alle case. Cucchi ha sempre mostrato una particolare cura e passione per la grafica, e per l'oggetto libro-catalogo, e progetta un catalogo seguendo ogni passaggio della sua realizzazione. 

L'esposizione è immaginata dall'artista stesso con una "spina dorsale" costituita dai libri d'artista, e da una "dentatura" costituita dalle nuove serie di incisioni, il tutto fatto di carte, inchiostri, acidi e pietre, e arricchito da grafiche scelte appositamente per l'esposizione di Ancona. "Se un'opera vuole definirsi come nuova, allora deve contenere tutto il vecchio già prodotto" sostiene l'artista "pensato, sofferto e digerito e, rifiutandolo, deve prodursi da quella cenere, che è solida però come fondamenta." Da qui nascono le sue grafiche, cariche di echi provenienti dalla sua terra e dalla cultura popolare, caratterizzate da un segno a volte nervoso, a volte sinuoso, ondeggiante, appeso a fili sottili di un'esistenza intensa, sconnessa, ma anche attenta a non dimenticare che la fragilità e la precarietà quando coniugate con la radice forte della "cenere solida" del passato, diventano forza espressiva che trasforma l'uomo in artista. "Questa mostra è ospitata nelle sale della Mole che erano rimaste danneggiate a causa del terremoto. Sono state recuperate a tempo di record dall'Assessorato ai Lavori Pubblici che voglio ringraziare" ha infine precisato l'assessore alla cultura Paolo Marasca. 

La mostra inaugura sabato 28 ottobre alle ore 18:00 presso le Sale Vanvitelli della Mole Vanvitelliana, per l'occasione riaperte dopo un'operazione di restyling, e dura fino al 7 gennaio, con il seguente orario:

Martedì-venerdì: 16-19
Sabato e domenica: 10-19
Un biglietto unico, di 6 euro, permette l'ingresso alla Mostra e alla Pinacoteca Comunale per tutto il periodo dell'esposizione.

La mostra è a cura di Alessandro Cucchi e Nicoletta Ossanna Cavadini.
L'allestimento è curato dallo studio Brunetti & Filipponi.
 

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