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Cronaca Osimo

Assaltavano i bar per depredare le slot, poi si vantavano su Facebook: sgominata la banda

La banda era stata fermata il giorno prima dell'ultimo colpo da una pattuglia della Polizia. Gli agenti li avevano trovati con arnesi da scasso e per questo non hanno potuto fare altro che denunciarli

Preparavano i furti in Romania con diverse precauzioni, poi arrivavano nella provincia di Ancona con auto rubate, targhe contraffatte, trovavano qualche lavoretto nell’ambito dell’edilizia come copertura e alla fine agivano. Di notte prendevano d’assalto i bar a colpi di mazza per rubare le slot machines. Una meticolosità che poco si coniugava con quella sfacciataggine dimostrata dai banditi che, dopo qualche colpo, hanno cominciato a vantarsi dei soldi facili fatti con i furti. Aprivano il loro profilo Facebook e giravano dei video in cui sventolavano i contanti vantandosi delle loro imprese, come un Diabolik dopo il colpo della vita. Ma il ladro dei fumetti non avrebbe mai commesso una leggerezza come quella. Per gli inquirenti una vera ammissione di colpa di cui forse i ladri non si sono neppure resi conto. Tanto è che quando il pm Rosario Lioniello ha messo uno della gang di fronte ai fotogrammi della sua pagina facebook, quello ha anche risposto: «Vabe’ ma quello è Facebook». Come se internet non facesse testo, come non valesse fare di quello un elemento indiziario. E invece lo è ed è stato importate per i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo che, guidati dal capitano Raffaele Conforti e del Luogotenente Luciano Almiento, sabato hanno arrestato 2 uomini di origini romene di 21, 27 anni, colti in flagranza di reato per i furti commessi ai danni degli autolavaggi presenti in due aree di servizio a Falconara. Fermo di p.g. per altri due romeni di 36 e 29 anni. Gli stessi che erano stati fermati da una pattuglia della Polizia di Stato venerdì sera, quando gli agenti li avevano trovati con arnesi da scasso in macchina e nulla di più, per cui non è stato possibile fare altro che denunciarli a piede libero. Il giorno dopo è arrivato l’arresto dei Carabinieri che, contando anche sulla collaborazione della questura dorica, gli erano addosso da tempo. Ieri il giudice ha convalidato sia gli arresti che i fermi, disponendo la misura della custodia cautelare in carcere per tutti salvo il 29enne che, pur rimanendo indagato, è stato rimesso in libertà poiché gli elementi indizianti a suo carico non sono stati considerati qualificati dalla necessaria gravità. Eppure proprio il giovane, secondo gli investigatori non solo sarebbe parte integrante della banda ma sarebbe anche uno dei cervelli della gang a cui ,alla fine, sono stati contestati 11 colpi per un bottino da 30mila euro. 

Da sinistra in prima fila, Stefano Caporossi e Luciano Almiento-2MODUS OPERANDI. Fatto sta che i militari osimani erano già sulle loro tracce quando vennero a conoscenza del furto di una macchina tra Sirolo e Numana nella notte tra il 20 e il 21 febbraio. Si trattava di una Ford Fiesta targata, con la quale hanno tentato subito dopo il furto al locale Slot Machine “Bar Eni Caffè”. Da l’ l’operazione Money Changing Machine, durante la quale è emerso come i furti venivano organizzati e messi in atto da 4-6  persone, studiando a tavolino i minimi particolari dei colpi, gli obiettivi, le vie di fuga, le caratteristiche culturali e morfologiche del territorio, il tutto poi supportato da specifici sopralluoghi e da una base operativa, ed agiva secondo un preciso modus operandi. Quale? Nel caso dei furti ai danni di locali slot- machine individuavano e rubavano una macchina, generalmente una station wagon o autocarro, utile per caricare e trasportare l’armadio metallico cambia denaro delle slot, agivano tra le 23 e le 4 e sfondavano il locale con una mazza, caricavano le macchine da gioco, abbandonavano il veicolo e tornavano a casa con un’auto così detta “pulita”. Poi tornavano in Romania per preparare un nuovo colpo mentre in Italia si calmavano le acque. Nel caso di furti ai danni di autolavaggi facevano un sopralluogo iniziale con un’Audi A6 parcheggiata in strade isolate poco distanti dall’obbiettivo, arrivavano a piedi e spaccavano le colonnine cambia denaro.

I FURTI CONTESTATI:

  1. 20/01/2017, in Sirolo (AN), furto dell’autovettura Ford Fiesta e tentato furto in Numana presso il locale slot-machine “BAR ENI” ove sfondavano le porte vetrate di accesso e danneggiavano seriamente l’armadio metallico cambia denaro - danno complessivo causato pari a euro 3000,00 euro;
  2. 19/03/2017 in Castelfidardo (AN) furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno del Distributore Total ERG.- danno complessivo causato pari a 2000,00 euro;
  3. 22/03/2017 in Castelfidardo (AN) altro furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno del Distributore Total ERG.- danno complessivo causato pari a 1000,00 euro;
  4. 23/03/2017, in Montecassiano (MC), furto  ai danni dell’autolavaggio TIVOLI Carlo -  danno complessivo causato 4000,00 euro;
  5. 23/03/2017, in Loreto (AN), furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno del distributore “DISCOUNT” – danno complessivo causato 2000,00 euro;
  6. 24/03/2017, in Civitanova (MC) furto ai danni dell’autolavaggio DANILO Carburanti – danno complessivo causato 2000,00 euro;
  7. 24/03/2017, in Civitanova (MC), furto ai danni dell’autolavaggio ADRIA – danno complessivo causato 2500,00 euro;
  8. 25/03/2017, in Senigallia (AN), furto del veicolo Fiat Fiorino di proprietà del Comune, che successivamente veniva parcheggiato in Loreto (AN) nei pressi dell’ipermercato Ipersimly, probabilmente per perpetrare un furto, non commesso, ai danni di un esercizio/locale presente nelle vicinanze;
  9. 04/04/2017, in Falconara (AN), furto dell’autovettura Ford Mondeo e successivo furto ai danni del locale slot-machine Bar Derby – danno complessivo causato pari a 4000,00 euro;
  10. 08/04/2017, Castelferretti (AN) furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno dell’area di servizio ESSO – danno causato pari a 3000,00 euro;
  11. 08/04/2017, Falconara (AN), furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno dell’area di servizio ENI – danno causato pari a 4500,00 euro.
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