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Cronaca

Il servizio ambulanze vicino alla chiusura: «L’Asur non paga e il Comune ci sottovaluta»

L’allarme è stato lanciato dal presidente dell’associazione La Misericordia, che denuncia un ritardo nei pagamenti delle fatture e l’affitto ormai insostenibile per la sede

Ritardi nei pagamenti da parte dell’Asur, l’affitto della sede di via Misa sempre più difficile da sostenere, la maggior parte dei mezzi fermi per mancanza di assicurazione e dipendenti senza stipendio da diversi mesi. “La Misericordia”, l’associazione che da 5 anni si occupa del trasporto malati e di primo soccorso nelle manifestazioni sportive, lancia il suo grido di allarme per voce del presidente Marco Lorenzini: «Le istituzioni ci sottovalutano e di questo passo possiamo arrivare a settembre, massimo ottobre, poi dovremo chiudere i battenti». 

L’associazione che opera principalmente nella zona di Torrette e Collemarino ma con escursioni anche a Loreto, Fabriano e nelle zone del Terremoto (vedi l’ultima grande scossa di Norcia) chiede una mano alle istituzioni per poter sopravvivere. «Siamo in rosso- spiega Lorenzini- dal prossimo anno dovremo pagare 1.400 euro di affitto mensile per la sede e chiediamo che il Comune ci dia una stuttura. Non la vogliamo gratis- specifica il presidente- vogliamo pagare, ma quello che possiamo risparmiare sui 1.400 euro possiamo usarli per le spese operative». La struttura ideale indicata da Lorenzini, anche per l’estrema vicinanza agli uffici attuali, è la vecchia casa del custode dell’ex Centrale del Latte. «Al Comune avevamo chiesto anche un locale dove stipare gli aiuti umanitari, coperte e vestiario che ci è stato donato dalla popolazione ed è arrivato perfino da Bergamo e Campobasso, ma non abbiamo mai avuto risposta». Le ultime coperte sono state utilizzate durante l’ultima emergenza freddo: «Le abbiamo messe noi a disposizione del Comune, non ci hanno chiamato loro- spiega ancora il presidente- mentre per l’emergenza caldo abbiamo allestito una sala climatizzata aperta a tutti, come da loro richiesta, ma anche quella ha dei costi». Come parco mezzi “La Misericordia” al momento dispone di due ambulanze in attività. Sono parcheggiate in un piccolo cortile adiacente agli uffici, senza nessun tipo di protezione e già oggetto di furti e danneggiamenti: «La macchina e i furgoni sono fermi perché non riusciamo a pagare l’assicurazione. Abbiamo fatture non pagate dall’Asur dal 2015 e dai calcoli che abbiamo fatto con il nostro legale ammontano a 62.000 euro complessivi tra costi di gestione, svolgimento del servizio e manutenzione dei mezzi-prosegue Lorenzini- però ci è stato detto che proprio in questo periodo sono in saldo le annualità comprese tra il 2013 e il 2015». L’associazione conta una ventina di unità come personale, ma la situazione dei 6 dipendenti è drammatica. Raffaele Liberti, assunto due anni fa, racconta di non percepire stipendio da diversi mesi: «Non ho famiglia, ma vorrei crearmene una ma come fai? Per garantire il servizio non resta che rimboccarti le maniche». Senza stipendio, e non ricorda neppure da quanto tempo, è anche Alessandro Colò. «Io ho messo dei soldi di tasca mia, ma di fatto ce li stanno mettendo anche tutti quelli che non prendono lo stipendio- conclude Marco Lorenzini- andiamo avanti finché possiamo, ma qui la situazione è drammatica». 
 

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