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Cronaca Senigallia

Max Fanelli risponde a Mattarella: «Peggioro ma non riprendo le cure»

Si moltiplicano le iniziative a sostegno della campagna per una legge sul fine vita con la petizione lanciata movimento Possibile di Giuseppe Civati, coordinata dall'onorevole Beatrice Brignone e sostenuta da #iostoconmax

«Le mie condizioni fisiche peggiorano, con alcuni sintomi nuovi ed amplificati come la paralisi momentanea della palpebra e dell'occhio destro, unica funzione muscolare ancora attiva del mio corpo, oppure altri sintomi di carattere neurologico. Non riprenderò comunque la terapia, per i motivi che ho spiegato nella mia risposta alla lettera del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella». Queste le ultime parole di Max Fanelli, il senigalliese malato di Sla che ormai da settimane ha sospeso le cure palliative durante la sua lotta perché in Italia si parli del tema del fine vita. Una battaglia che ormai va avnati da mesi e che ha visto il sostegno di una molitudine di persone e leader di movimento come Pippo Civati ma che, per la maggior parte, ha riscosso solo il silenzio della politica nazionale. 

LA LETTERA. Non riprende le sue cure nonostante gli sia stato chiesto con una lettera da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Max ha risposto così: “Buongiorno, ho ricevuto la Sua del 22/10/2015 e sono rimasto sorpreso ed onorato. Aver ricevuto la Sua e quella della Presidente della Camera Laura Boldrini e la presa di posizione volta a far chiarezza su un tema così importante come questo del fine vita é un segnale molto significativo per tutti noi che dobbiamo lottare per avere una legge sul fine vita. Un tema che, come Lei ha ricordato, subisce l'influenza di fattori Etici, Sociali, Politici, Religiosi e Giuridici. Mi permetto di aggiungere come aspetto culturale, anche la errata attribuzione del concetto di Eutanasia, al quale viene associata, ingenuamente, la facoltà di causare la morte a soggetti malati, con handicap o depressi, e non la necessità di regolamentare nei malati terminali l’accanimento terapeutico, le responsabilità penali dei medici e dei caregivers, e altre componenti, anche tecniche. Infine Lei, come già fece la Presidente della camera Laura Boldrini, mi invita a riprendere le cure per la SLA da me interrotte in segno di protesta contro l'inerzia parlamentare, insensibile alle richieste di decine di migliaia di cittadini e centinaia di politici. Non essendo cambiato nulla nell’ultimo mese e nei fatti, sono costretto a continuare la mia forma di protesta. Lo faccio per me e le mie Libertà e Dignità. Lo faccio perché é mia facoltà e diritto farlo. Lo faccio a nome delle decine di migliaia di cittadini che hanno depositato una proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita a settembre 2013, 26 mesi fa, e di altre tante richieste di calendarizzare la legge che sono state ignorate da chi deve legiferare per il Popolo Sovrano. Lo faccio perché non ho fiducia di quei parlamentari che si comportano al parlamento, con le stesse modalità che si potevano trovare negli anni '60 nei cortili di tanti riformatori italiani, fornendo i peggiori modelli comportamentali, anziché il contrario. Lo faccio perché un Paese civile non può ignorare per sempre le grida di dolore di decine di migliaia di persone che terminano la loro vita tra atroci sofferenze. É disumano e crudele. Lo faccio perché lo Stato può risolvere questa situazione con poco. É sufficiente solo un po’ di umanità, senso del dovere e di giustizia. Le chiedo quindi di intervenire per facilitare l'avvio di una discussione parlamentare a proposito: é sua facoltà”. 

Intanto si moltiplicano le iniziative che dureranno per tutti i sabato e domenica di novembre, a sostegno della campagna per una legge sul fine vita, lanciata dal movimento #iostoconmax . In centinaia di piazze italiane la petizione lanciata dal movimento Possibile di Giuseppe Civati e coordinato dall'onorevole Beatrice Brignone di Senigallia raccoglieranno le firme e spiegheranno le ragioni dell'azione. Il 14 e 15 novembre anche l'associazione Luca Coscioni si unirà alla mobilitazione con dei banchetti in molte piazze italiane. 
 

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