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Cronaca Montemarciano

Marina di Montemarciano: trans sequestra poliziotto che si fingeva cliente

È accaduto l'altro ieri a Marina di Montemarciano: l'agente avrebbe tentato di andarsene adducendo una scusa, ma il viado - un 26enne alto 1 e 95 - avrebbe chiuso la porta a chiave pretendendo 70 euro

Il lavoro del poliziotto, si sa, è ricco di imprevisti. Difficile comunque credere che l’agente della squadra Mobile avesse messo in conto, una volta scelto di “proteggere e servire”, di venire sequestrato da un transessuale brasiliano alto quasi due metri in lingerie in un appartamento a Marina di Montemarciano.
Il fatto, riportato dal Messaggero, è successo l’altro ieri: l’agente era in borghese, e si era finto cliente di “Eva” (al secolo A. D. S., 26enne brasiliano) per poter entrare nell’appartamento al primo piano della Statale dove il viado esercitava, allo scopo di raccogliere informazioni utili alle indagini. La denuncia alla polizia era arrivata dall’amministratore di condominio, esasperato dal continuo viavai di clienti in quell’abitazione del palazzo. Verso l’ora di cena il poliziotto ha dunque chiamato “Eva” e ha chiesto di salire, per poter dare uno sguardo all’ambiente e vedere se in casa c’erano altre persone.

Il trans lo ha accolto in abiti succinti, in un appartamento dotato di un grande schermo per ogni stanza, in cui venivano proiettati filmati hard. L’agente, dopo aver svolto la sua ricognizione, avrebbe cercato di andarsene adducendo una scusa, ma Eva a quanto si apprende non avrebbe gradito la perdita di tempo: con un balzo avrebbe chiuso a chiave al porta, ed ergendosi in tutta la sua altezze avrebbe cominciato a intimidire pesantemente l’uomo esigendo il pagamento di 70 euro per la mancata prestazione.
L’agente ha chiamato immediatamente i rinforzi – che si trovavano a poche centinaia di metri – che hanno forzato la porta di casa e hanno ammanettato il trans, portato a Montacuto.

Diversa la versione dell’avvocato difensore: A. D. S. si sarebbe spaventato temendo che il presunto cliente stesse chiamando altri amici per aggredirlo, e avrebbe immediatamente cessato ogni resistenza una volta capita la situazione.
 

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