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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Studenti marchigiani progettano una scuola per il Ghana: andranno in estate per realizzarla

L'idea di un gruppo di universitari della Politecnica ha vinto un concorso internazionale: dal disegno alla realtà per aiutare un Paese con 500mila giovani analfabeti

Gli universitari marchigiani andranno in Ghana per veder realizzata una scuola da loro stessi progettata. Un edificio scolastisco che, una volta finito, potrà ospitare 600 studenti dagli 8 ai 16 anni in uno dei Paesi africani con il più alto tasso di analfabetismo: il 35% della popolazione. Tra quanti non sanno leggere o scrivere ci sono 500mila giovani e questo avviene proprio perché non esistono edifici dove garantire lezioni e istruzione. Questo ha spinto una fondazione statunitense – la NKA Foundation  – a bandire un concorso d'idee a livello internazionale. Alcuni studenti dell'Università Politecnica delle Marche hanno partecipato e vinto con un edificio dai bassi costi e dal minimo impatto ambientale. L'edificio sarà costruito in terra e legno. Prevede aule al chiuso e all'aperto, sistemi di ventilaziona naturale e tetti molto spioventi per ovviare alle alte temperature e alle piogge tropicali del posto. «Il concorso – spiega Andrea Tabocchini, uno dei progettisti – prevedeva un budget di 8000 dollari. Mica facile, non ci si realizza nemmeno un bagno. Così ci siamo orientati verso l'architettura in terra, una tradizione locale che si sta perdendo a scapito di costruzioni in cemente e lamiera che poco hanno a che fare con il Ghana». La scuola si costruirà attraverso un crowdfunding mondiale. Dal 2 giugno al 25 agosto migliaia di studenti e professionisti da tutto il mondo andranno ad Abetenim, paese nel centro del Ghana dove sarà realizzata la scuola, per dare il loro contributo. 

Il viaggio, il soggiorno e il lavoro renderà possibile la creazione. Oltre ovviamente ai fondi messi a disposizione dalla NKA. Anche la Politecnica parteciperà mettendo a disposizione borse di studio per gli studenti intenzionati a prendere parte alla spedizione. Intanto Tabocchini, insieme alle colleghe Francesca Vittorini e Lori Zillante, ha messo in piedi “Build To Make A Change”, associazione nata per raccogliere fondi attraverso donazioni (bonifici a Banca Popolare Etica  IBAN: IT48C0501802600000000238422 BIC (swift): CCRTIT2T84A specificando nome e cognome e mettendo all'oggetto "InsideOut - Contributo al Progetto"). «Tutto è nato all'interno del corso di Ingegeria Edile e Architettura – conclude Gianluigi Mondaini, docente della facoltà – dove abbiamo interesse affinché gli studenti possano applicare le conoscenze acquisite con la realtà. Qui all'università abbiamo laboratori dove si sperimente ma in questo caso si potrà costruire davvero ciò che si è progettato. In Ghana il problema della scolarizzazione è reale e in questo modo riusciamo anche a ribadire ciò che forse alle nostre latitudini si è dimenticato. E cioè che l'architettura ha un valore sociale». Un progetto talmente particolare da risultare tra i migliori 10 al mondo firmati da studenti secondo il Bau, il salone internazionale di architettura, materiali e sistemi che si tiene a Monaco di Baviera. 


 

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