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Cronaca

Ancona chiude i battenti, la sindaca: «Cari cittadini, la situazione peggiorerà»

Stop anche ai centri diurni dopo palestre, musei, cinema e piscine. L'appello di Valeria Mancinelli alla movida: «Ragazzi, evitate i luoghi affollati»

Ancona chiude i battenti. Palestre, piscine, centri diurni, musei, cinema. Tutto. Ad annunciarlo, con una lettera accorata, la sindaca Valeria Mancinelli. che comincia così: 

«Cari concittadini, vorrei aggiornarvi sull’evoluzione della vicenda Coronavirus. La situazione è molto seria e le notizie che abbiamo ci fanno dire che nei prossimi giorni peggiorerà. Questa è la realtà di fronte alla quale continuiamo a dire che bisogna avere fiducia, non farsi prendere dal panico ma contemporaneamente occorre alzare il livello di guardia anche con ulteriori misure prese oggi dall'amministrazione comunale. E’ necessario però che ciascuno di noi faccia la sua parte: questa è una battaglia che non vinceremo se ciascuno di noi non fa il pezzetto suo» 

Il sindaco prosegue: «Il Comune sta prendendo, in queste ore, ulteriori misure. Alcune le ha prese già nella giornata di ieri: saranno chiusi da domani tutti i centri diurni, anche i centri diurni per disabili, quelli che solo tre giorni fa pensavamo di poter ancora garantire aperti. Non è più così, per la salute in primo luogo delle persone che li frequentano e per la salute della pubblica collettività. Così come saranno chiuse tutte le palestre comunali, tutte le palestre scolastiche, tutte le piscine comunali, tutti gli altri impianti sportivi dove può esserci occasione di assembramento di persone. Sono già chiusi anche nella nostra zona, su disposizione del governo centrale con l'ultimo decreto, cinema, teatri e musei. Il Comune sta prendendo ulteriori misure per limitare e regolare l'afflusso del pubblico presso gli uffici comunali e nell'utilizzo del personale comunale. Le istituzioni stanno potenziando i servizi sanitari, per quanto ci riguarda, in particolar modo dell'ospedale regionale di Torrette». 

Poi un appello ai giovani a rinunciare ai richiami della movida. «Questo devono fare le istituzioni - ribadisce il sindaco -, ma torno a dire se non si rafforza la responsabilità individuale e la disciplina a cui ciascuno di noi è chiamato, non possiamo uscirne. In questo senso voglio rivolgermi a cuore aperto, in particolar modo, ai nostri ragazzi, ai giovani. Io capisco che a 20 anni è difficile stare dentro casa: lo capisco, ma così non va! E’ inutile che chiudiamo le scuole se poi andiamo in piazza attaccati come le sardine! In questo caso bisogna fare il contrario. Quello che si è visto ancora l'altra sera in piazza del Papa non è possibile (GUARDA IL VIDEO), lo dico ai ragazzi ma lo dico anche a chi gestisce quelle attività: non ha senso chiudere le scuole e avere poi mille ragazzi appiccicati l'uno all'altro in piazza o in altre situazioni! Il senso di responsabilità individuale deve portarci a evitare quei comportamenti. Lo dico a cuore aperto, ma tenete anche conto che stiamo allestendo sistemi di vigilanza e di sanzione per chi non dovesse adottare comportamenti responsabili. Ne va della salute dei singoli, ma anche delle altre persone e questo non è tollerabile».

«Dobbiamo anche rassicurare che le istituzioni, oltre alle misure di cautela stanno anche affrontando ulteriori servizi di cura e di vicinanza per le persone che ne avranno bisogno. In particolare, il servizio di pronto intervento sociale che attiviamo in momenti di emergenza e che ora stiamo potenziando. Questo significa che potremo garantire nei prossimi giorni la consegna della spesa a domicilio, dei medicinali, assistenza alla persona per quelle persone che dovessero trovarsi in situazioni di quarantena o peggio di necessità di essere curate a domicilio. Stiamo organizzando questo servizio e verrà diffuso rapidamente il nuovo numero telefonico a cui potersi rivolgere per questo tipo di assistenza. Dunque da un lato consapevolezza della estrema serietà della situazione e dall'altra consapevolezza che le istituzioni ci sono, che la comunità c'è, il volontariato sociale si sta mobilitando e quindi nessuno sarà lasciato solo ma anche che ciascuno dovrà fare  la sua parte, in particolar modo i giovani». 

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