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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Jesi

Figlio maltratta la madre con insulti e minacce: «Fai schifo, ti butto dalla finestra», assolto

Una donna avrebbe subito offese continue, per un anno, dopo essere riuscita a far allontanare il marito, anche lui accusato di maltrattamenti. Per il giudice però il fatto non sussiste

JESI - Prima aveva dovuto sopportare il marito, allontanato da casa da un provvedimento del giudice perché violento. Poi, dopo soli pochi mesi, aveva iniziato il figlio a maltrattarla. Il giovane, 24 anni, si sarebbe sentito spesso con il padre e con rancore se la sarebbe presa con la madre. In casa non avrebbe contribuito economicamente a nessuna spesa e quando c'era da fare pranzo e cena si preparava solo per lui. Se la madre chiedeva aiuto lui l'avrebbe solo insultata con frasi denigratorie come donna e poi anche con minacce quali: «Ti butto dal terrazzo, fai schifo». Finito a processo per maltrattamenti aggravati in famiglia il tribunale di Ancona ha assolto il 24enne, di origine egiziana, perché il fatto non sussiste. Il processo era stato incardinato davanti al collegio penale, presieduto dal giudice Carlo Cimini. Stando alle accuse, sostenute dalla vittima, 45 anni, anche lei egiziana, che ha fatto denuncia dei soprusi ad aprile del 2022 ai carabinieri, era da un anno che il figlio le mancava di rispetto anche davanti ai fratelli minorenni all'epoca dei fatti. Una vita difficile in casa, tra il 2021 e il 2022, in un comune della Vallesina. II 24enne avrebbe criticato il cibo preparato dalla madre, poi avrebbe insultato la donna con parolacce quando rientrava dal lavoro e si sarebbe mangiato fino ad un chilo di carne al giorno, acquistato dalla madre, per sostenere il fisico perché andava in palestra.

La donna non avrebbe mai reagito per paura che il figlio le alzasse le mani e perché aveva già vissuto una terribile esperienza con il marito. Il 24enne avrebbe cambiato atteggiamento dopo le telefonate che faceva al padre in patria. «Sei una ladra e una poco di buono - le avrebbe detto il figlio - ha ragione papà». L'imputato, difeso dall'avvocato Riccardo Somma, ha sempre rigettato le accuse. Nella denuncia non si è fatto mai riferimento a percosse subite dalla donna o dai fratelli minorenni dell'imputato che però avrebbero assistito, a volte, alle offese verbali. La violenza sulle cose si sarebbe limitata a qualche piatto rotto. Un giorno il 24enne ha fatto sparire anche il permesso di soggiorno della madre per poi restituirglielo.

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