rotate-mobile
Cronaca

Dai libri al Madagascar, viaggio studio per gli studenti della Politecnica

14 studenti di biologia marina dell’Università Politecnica delle Marche studiano lo stato di salute delle scogliere coralline dette anche reef

Viaggio d’istruzione in Madagascar per 14 studenti di biologia marina dell’Università Politecnica delle Marche dedicato allo studio dello stato di salute delle scogliere coralline dette anche reef. Il viaggio si è concluso ad inizio di luglio e i docenti del Dipartimento di Scienze delle Vita e dell'Ambiente Univpm hanno scelto il Madagascar perché è caratterizzato da un’elevatissima biodiversità. Tutti i reef del pianeta sono in rapido declino ma in alcune aree tale processo non sembra concretizzarsi con la stessa intensità e frequenza. In Indonesia i fenomeni di sbiancamento dei coralli o bleaching sono stati documentati più raramente rispetto ad Australia, Caraibi, Maldive o alcune isole del Pacifico. Anche i reef africani sembrano meno colpiti e quelli del Madagascar rientrano in questo raggruppamento. Le cause non sono chiare ma il livello di sviluppo potrebbe essere una concausa. Il Madagascar, oltre ad essere un luogo con alta biodiversità, è anche caratterizzato da attività turistiche in rapido aumento che non hanno ancora irrimediabilmente alterato l’ambiente marino. 

Gli studenti hanno avuto la possibilità di analizzare questi ecosistemi in condizioni quasi ottimali. Due immersioni al giorno, sei siti esplorati, controllo dei dati raccolti, identificazione dei principali generi di coralli in immersione e presentazione di un progetto di ricerca scaturito dall’osservazione dei reef analizzati. Un’attività concentrata in sei giornate intense, dove gli studenti hanno potuto applicare il protocollo internazionale di monitoraggio “Reef Check” e osservare l’impressionate biodiversità di questi habitat in pericolo, da loro conosciuti fino a questo momento solo tramite lo studio teorico.

Un primo obiettivo del viaggio è stato quello di sensibilizzare studenti e strutture turistiche sull’importanza di ridurre l’impatto dei visitatori sugli habitat marini utilizzando creme solari ecocompatibili. Le creme solari possono rilasciare sostanze particolarmente dannose per la salute degli organismi marini ed il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente ha brevettato dei prodotti cosmetici totalmente atossici per i reef. Lo spin off Eco-reach ha fornito ai partecipanti della spedizione le creme solari e materiale informativo per il resort che ha ospitato la spedizione. Il Direttore ha quindi deciso che d’ora in poi il personale del resort sensibilizzerà i turisti verso questa problematica e in ogni camera, i turisti, troveranno del materiale illustrativo che aumenterà la consapevolezza verso questo tipo di impatto.

I reef visitati, in parte protetti ed in parte no, hanno evidenziato in generale un buono stato di salute ma le conseguenze delle attività di pesca  sono evidenti e, vista la rapida espansione del turismo, potrebbero drammaticamente aumentare. Sui coralli non sono state evidenziate patologie importanti tuttavia sono state individuate numerose specie indicatrici di stress del sistema, facendo capire l’estrema fragilità degli equilibri del reef. La sfida per i biologi marini è aumentare rapidamente le conoscenze su questi sistemi complessi al fine di poter indirizzare il progresso sociale ed economico verso approcci sostenibili e oggi le conoscenze su come intraprenderli sono fortunatamente disponibili. La subacquea può giocare un ruolo importante in questa partita, rappresentando un mezzo di sensibilizzazione e formazione dalle potenzialità ancora ampiamente sottovalutate.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dai libri al Madagascar, viaggio studio per gli studenti della Politecnica

AnconaToday è in caricamento