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Cronaca Le Grazie / Via delle Grazie

La maglia di Cr7 e il biglietto del figlio: lo straziante addio a Luca, morto sul lavoro

Grande commozione ai funerali del 34enne ucciso dalla cima di una nave al porto

La maglia bianconera numero 7 di Cristiano Ronaldo, il suo idolo. E in mano, il bigliettino che il figlio Thomas, 9 anni, gli aveva regalato il giorno prima della tragedia. «Al mio amico del cuore, papà», c’era scritto. Luca Rizzeri lo conservava nella tasca dei pantaloni, la mattina in cui la cima spezzata di una nave l’ha tramortito, uccidendolo sul colpo. Quel messaggino d’amore lo porterà per sempre con sé, insieme alle lacrime di una città intera che ha pianto il 34enne nel giorno più straziante, quello dell’ultimo saluto. Era gremita, questa mattina, la chiesa delle Grazie per i funerali dello sfortunato agente marittimo, padre di due figli. Mentre la bara veniva portata sotto l’altare, in porto risuonavano le sirene in segno di cordoglio. In prima fila, la moglie Giuliana, silenziosa, nel suo dolore composto, anche se alla fine non ha retto e si è gettata sul feretro per un ultimo abbraccio al suo adorato marito che proprio in questa chiesa aveva sposato. 

«La notizia della morte di Luca è stato come un lampo che ci ha lasciato attoniti, smarriti: come si può morire così giovani mentre si lavora?» si è chiesto il monsignor Angelo Spina, l’arcivescovo che ha celebrato il funerale. «Un papà va al lavoro per portare serenità alla famiglia e non torna più a casa: è come un cielo che si eclissa e spezza il cuore. Ma noi che guardiamo a Gesù morto sulla croce, dobbiamo pensare che le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e nessuno tormento le può toccare. Luca troverà ricompensa per il bene che ha fatto nell’amore del Signore e benedirà sua moglie, i bambini, gli amici del lavoro e quanti hanno avuto la fortuna di conoscere la semplicità del suo cuore». 

Il funerale di Luca Rizzeri

Don Franco Marchetti, che ha celebrato la messa insieme al vescovo e al cappellano del porto, don Dino Cecconi, ha formulato un augurio di buon compleanno a Luca, che proprio ieri avrebbe compiuto 34 anni. «Non dimenticare quel biglietto di Thomas che ora stringi tra le mani», ha detto. In tanti hanno partecipato all’ultimo saluto, i rappresentanti di tutti i Corpi operativi al porto (Polmare, Capitaneria, Guardia Costiera, portuali, ormeggiatori, piloti, vigili del fuoco) insieme all’assessore Ida Simonella, alla consigliera comunale Susanna Dini, ai dirigenti e i colleghi dell’agenzia marittima Archibugi, ai membri dell’associazione Stella Maris, oltre ai bambini del Grest, il gruppo estivo della parrocchia delle Grazie. Luca se n'è andato, ma ora tocca alla procura fare giustizia e capire cosa è successo la mattina di lunedì 10 giugno, quando il cavo di una nave portacontainer si è spezzato in due e ha ucciso il giovane papà: nel fascicolo aperto per omicidio colposo l'unico indagato, al momento, è il comandante dell'imbarcazione, un 51enne ucraino. 

I FUNERALI DI LUCA

INDAGATO COMANDANTE DELLA NAVE

UNA PERIZIA SUL CAVO CHE HA UCCISO LUCA

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LUCA PADRE DI 2 BIMBI, STRONCATO DALLA CIMA KILLER

VIDEO: SOPRALLUOGO SUL LUOGO DELLA TRAGEDIA 

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