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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Preso a bastonate in garage. «Chi non muore si rivede», e finisce in ospedale con 30 giorni di prognosi

Condannato per lesioni aggravate e minacce un 57enne, rappresentante di commercio. Avrebbe pestato un vicino di casa con cui aveva dei continui litigi

ANCONA - Vicini di casa tra cui non correva buon sangue. I due si conoscevano già e quando si sono ritrovati a vivere nello stesso palazzo era un litigio continuo. Bastava un niente per far scoppiare la discussione che degenerava in offese e minacce. Entrambi di 57 anni, anconetani, sono andati avanti per mesi, anche denunciandosi, con querele poi non sfociate in nulla fino a quando uno dei due però è finito in ospedale con una prognosi di 30 giorni. Dopo l'ennesimo diverbio, che risale alla mattina del 28 agosto del 2020, in una palazzina nel quartiere di Torrette, il vicino che di lavoro fa il rappresentante di commercio, avrebbe aspettato l'altro in garage per suonargliele di brutto. Armato di bastone lo avrebbe colpito alle braccia, alle gambe, mandandolo ko a terra. Poi era fuggito a bordo di uno scooter. La vittima aveva urlato aiuto fino a quando non era accorsa la sua compagna, ancora in casa, che aveva chiamato la polizia.

La donna aveva visto solo la fuga del vicino di casa che per l'accaduto è finito a processo al tribunale di Ancona dove ieri mattina la giudice Francesca Grassi lo ha condannato ad un anno di carcere, pena sospesa, per lesioni personali aggravate e minacce. Dovrà pagare anche 10mila euro di risarcimento alla vittima. L'imputato era difeso dall'avvocato Stefano Gregorio. Il vicino che avrebbe picchiato con il bastone era parte civile con l'avvocato Monica Clementi dello studio Magistrelli. Prima dell'aggressione tra i due c'era stato uno scambio di battute al veleno. «Te la devi fare finita» avrebbe detto uno all'altro che gli aveva risposto «chi non muore si rivede». La presa in giro non era stata ben digerita e così l'imputato avrebbe detto al vicino di casa «guarda che ti ammazzo». La vittima era scesa sotto casa e in garage avrebbe trovato il rappresentate con un bastone in mano che lo ha colpito ripetutamente. La polizia, arrivata sul posto, aveva trovato la vittima ancora a terra e aveva chiamato una ambulanza per soccorrerlo. L'imputato, che è stato sentita in aula in una udienza precedente, aveva nega le accuse. Quella mattina ha sostenuto di essere andato a lavorare ma in auto, non in scooter e a quella ora era già con un cliente.

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