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Cronaca Fabriano

Treni, la linea Marche - Roma tra le 10 peggiori d'Italia

Legambiente con la sua campagna Pendolaria presenta un'anticipazione dell'analisi della situazione di maggiore disagio sulle linee ferroviarie italiane. E tra le 10 peggiori linee c’è anche la  Orte-Foligno-Fabriano

Da qualche tempo la situazione del trasporto ferroviario del nostro Paese è divisa in due: il servizio di alta velocità e quello locale. I problemi dei pendolari iniziano proprio da qui: il trasporto locale è "un vero e proprio incubo", con pochi treni, spesso troppo vecchi e con tariffe che continuano ad aumentare. Per questo Legambiente con la sua campagna Pendolaria presenta un'anticipazione dell'analisi della situazione di maggiore disagio sulle linee ferroviarie italiane. E tra le 10 peggiori linee c’è anche la  Orte-Foligno-Fabriano, che si piazza al 9° posto

ECCO PERCHE'. Su questa linea i pendolari aspettano da tanti anni che si dia seguito alle promesse di un potenziamento. Stiamo infatti parlando di un collegamento nazionale, tra Roma, l’Umbria e le Marche su cui sarebbero previsti investimenti in perenne ritardo e di cui beneficerebbe anche il servizio pendolare. Per ora la linea di 140 km continua ad avere molti tratti a binario unico, una media di velocità di 70 km/h, e i pendolari lamentano continui disagi a causa di guasti dei treni  e criticità durante l’inverno per la pioggia, il gelo ed in alcuni casi persino a causa delle foglie che creano problemi di aderenza delle ruote del locomotore sulla rotaia. L’infrastruttura in alcuni tratti è a binario unico mentre i lavori di raddoppio sono in ritardo ormai da anni.

Le ragioni della situazione che vivono i pendolari sono chiare: i treni sono troppo vecchi e sempre di meno. Attualmente sono circa 3mila e 300 i treni in servizio nelle regioni con convogli di età media pari a 18,6 anni, con differenze però rilevanti da regione a regione. Inoltre dal 2010 a oggi, complessivamente, si possono stimare tagli pari al 6,5% nel servizio ferroviario regionale proprio quando nel momento di crisi è aumentata la domanda di mobilità alternativa più economica rispetto all'auto, anche se con differenze tra le diverse regioni.

«Il trasporto pendolare dovrebbe essere una priorità delle politiche di Governo - ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini - perché risponde a una esigenza reale e diffusa dei cittadini e perché, se fosse efficiente, spingerebbe sempre più persone ad abbandonare l’uso dell’auto con vantaggi ambientali, climatici e di vivibilità delle nostre città. Eppure, un cambio di rotta delle politiche di mobilità ancora non si vede». 

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