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Cronaca Fabriano

“Caro Presidente”, i lavoratori Indesit scrivono a Matteo Renzi

"È da luglio che siamo in attesa di sapere quali sono i piani della multinazionale americana in merito ai nostri stabilimenti, ai nostri operai, ai nostri impiegati, alle nostre produzioni. In merito quindi al nostro futuro"

Di seguito il testo della lettera che i lavoratori iscritti  FIOM e le RSU FIOM CGIL della Indesit Company di Fabriano hanno scritto a Matteo Renzi per chiedere chiarimenti ed un suo intervento sulla vicenda Indesit Company-Whirlpool

"Gentile Presidente Matteo Renzi,

come Lei saprà, in data 14 ottobre si è conclusa formalmente l’operazione di acquisizione da parte della Whirlpool Corporation della maggioranza delle azioni della Indesit Company.
Successivamente il 30 ottobre, il giorno seguente al CdA della Indesit che si è tenuto a Milano, la Whirlpool ha diffuso il suo Documento di Offerta relativo all’ Offerta Pubblica di Acquisto Obbligatoria Totalitaria.
Questo corposo documento, oltre a fornire una descrizione della struttura e dei presupposti giuridici dell’operazione, si sofferma anche sulla Motivazione dell’offerta e programmi futuri.
Questa la Motivazione, che può trovare a pag. 22 del suddetto documento e che per comodità Le riportiamo:
L’Acquisizione e l’Offerta rappresentano un’operazione strategica di significativa importanza per il Gruppo Whirlpool finalizzata al raggiungimento di una crescita sostenibile per il proprio business degli elettrodomestici in Europa. L’Offerente ritiene che l’operazione creerà, a livello consolidato, un produttore di elettrodomestici in Europa più efficiente, anche attraverso l’uso più proficuo degli asset e la complementarità a livello di mercati, prodotti, marchi e reti distributive. Il Gruppo Indesit ha caratteristiche che si adattano perfettamente alle prospettive strategiche del Gruppo Whirlpool e ne condivide anche un’analoga cultura e attenzione per la qualità.
Veniamo adesso ai Programmi Futuri dell’Offerente. A pag. 99 troviamo un breve capitolo titolato Eventuali ristrutturazioni e/o riorganizzazioni.

Già il titolo è poco tranquillizzante, ma andiamo a vedere cosa c’è scritto:
Whirlpool Corporation sta valutando varie opzioni al fine di integrare le attività e le società del Gruppo Indesit nel Gruppo Whirlpool. Tali opzioni sono finalizzate a permettere al gruppo integrato di beneficiare di una struttura societaria ed economica più efficiente e potrebbero includere operazioni straordinarie (business combinations) come fusioni infragruppo e trasferimenti di cespiti o aziende o rami d’azienda
riguardanti sia società del Gruppo Whirlpool sia del Gruppo Indesit, nonché la riorganizzazione delle attività produttive e distributive e il consolidamento di alcune funzioni tra i due gruppi.
(…)
Whirlpool sta anche considerando la razionalizzazione delle funzioni amministrative e produttive tra il Gruppo Whirlpool e il Gruppo Indesit. Il gruppo integrato potrà unire le rispettive migliori esperienze e incrementare la capacita di utilizzazione degli impianti produttivi, generando significative efficienze da cui trarranno beneficio i clienti e i consumatori in tutta l’Europa.

Facciamo un passo indietro, e andiamo al 13 luglio scorso. In un’intervista al Corriere della Sera, alla domanda del giornalista su quale fosse il suo pensiero sulla vendita della Indesit, Lei dichiara quanto segue:
La considero un'operazione fantastica. Ho parlato personalmente io con gli americani a Palazzo Chigi. Perché non si attraggono gli investimenti e poi si grida "al lupo", riscoprendo un'autarchica visione del mondo che pensavamo superata. Noi, se ci riusciamo, vogliamo portare aziende da tutto il mondo a Taranto, come a Termini Imerese, nel Sulcis, come nel Veneto. Il punto non è il passaporto, ma il piano industriale. Se hanno soldi e idee per creare posti di lavoro, gli imprenditori stranieri in Italia sono i benvenuti.

Ora, caro Presidente Renzi, è arrivato il momento che a noi lavoratori vengano date delle risposte e dei chiarimenti. Da parte della Whirlpool, ma anche da parte Sua.
Lei dice: Il punto non è il passaporto, ma il piano industriale. Non potrebbe trovarci più d’accordo. Ed è proprio quello che vorremmo che esplicitasse la Whirlpool, in maniera chiara e dettagliata, come già chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico nell’ultimo incontro (7 ottobre) dal coordinamento Nazionale Indesit e dalle Segreterie Nazionali di FIM- FIOM-UILM . È da luglio che siamo in attesa di sapere quali sono i piani della multinazionale americana in merito ai nostri stabilimenti, ai nostri operai, ai nostri impiegati, alle nostre produzioni. In merito quindi al nostro futuro. Arrivati a questo punto, non vediamo il motivo per cui dobbiamo ancora aspettare per conoscerli.
Poi, a sentir Lei, che la legge come un’operazione fantastica, perché allora tante remore da parte della Whirlpool nel rivelarci il nostro fantastico futuro, se tale negli intenti dovrebbe essere?
Nell’ultima frase Lei dice: Se hanno soldi e idee per creare posti di lavoro, gli imprenditori stranieri in Italia sono i benvenuti.
Creare posti di lavoro… Invece la Whirlpool nel suo documento parla di razionalizzazione.

Non trova anche Lei antitetiche queste due affermazioni? Creare posti di lavoro significa aggiungerne di nuovi a quelli già esistenti. Razionalizzare significa esattamente il contrario: ottimizzare (ma sarebbe meglio dire comprimere) il numero dei posti di lavoro già sussistenti.
Chiediamo il Suo intervento Presidente Renzi, per capire quello che sta succedendo e quello che succederà.
Le chiediamo pertanto che venga convocato a breve un incontro fra i vertici della Whirlpool, il Governo e i rappresentanti sindacali della Indesit Company affinché si possano conoscere i termini effettivi e concreti di tutta questa (fantastica) operazione.
 
La ringraziamo per l’ascolto.
In attesa di riscontro porgiamo cordiali saluti. La RSU FIOM CGIL
Operai Impiegati Indesit Company Fabriano
"

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