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Cronaca

Bullismo e cyberbullismo: «Bene nuova legge anche contro haters, sexting e fake news»

Il presidente Carnaroli: «Da parte nostra impegno forte per contrastare il fenomeno»

«Una buona legge, dalla forte valenza educativa». E' un giudizio molto positivo quello del presidente del Corecom Marche, Cesare Carnaroli, sulla legge regionale che disciplina gli interventi in materia di educazione, prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo, del cyberbullismo, del sexting e della cyberpedofilia, approvata all'unanimità ieri dal Consiglio regionale. Una legge in cui si prevede un ruolo molto importante per il Corecom. «Il Corecom – spiega Carnaroli – è un organo di garanzia e consulenza che opera nel settore delle comunicazioni e telecomunicazioni. Il suo campo di azione abbraccia tutti i media, compresi i nuovi media. Ed è attraverso questi mezzi di comunicazione che si manifestano i fenomeni legati al bullismo, al cyberbullismo, al sexting e alla cyberpedofilia. Tra le funzioni del Corecom c'è anche la tutela dei minori e l'educazione ai media. Proprio per questo duplice impegno il coinvolgimento del Corecom appare fondamentale».

In base alla legge appena approvata, il Corecom dovrà effettuare indagini conoscitive, studi e analisi sull'utilizzo dei media tradizionali e dei nuovi media in ambito regionale; attuare iniziative di educazione rivolte alle giovani generazioni sull'utilizzo dei media tradizionali e dei nuovi media; promuovere campagne di sensibilizzazione, informazione e formazione per favorire la cultura della denuncia degli atti di bullismo, cyberbullismo, sexting e della cyberpedofilia; promuovere campagne di educazione contro il fenomeno dei “messaggi di odio” (hatespeech) e delle “false notizie” (fake news). «Sono felice – conclude Carnaroli – che la Regione Marche sia una delle prime in Italia a dotarsi di una legge in materia. Pregevole è inoltre l'approccio multidisciplinare che nasce dall'alleanza tra numerosi soggetti coinvolti. Il Corecom svolgerà pienamente le sue competenze con l'obiettivo di sostenere sia chi è vittima di questi fenomeni sia i giovani e le loro famiglie in un percorso educativo per un corretto uso dei nuovi media».

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