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Cronaca Osimo / Via Thomas Alva Edison, 2

Cento posti di lavoro a rischio, sit-in di due ore davanti al deposito ex Sma-Auchan

L'assemblea è stata indetta dopo l'indisponibilità di Margherita Distribuzione ad illustrare il progetto: i sindacati vogliono scongiurare gli esuberi

Domani, 13 febbraio 2020, dalle 13 alle 15 i lavoratori del deposito ex Sma Auchan gestito da Xpo Logistics protesteranno con un’assemblea in sit-in davanti alla sede di via Edison 2 ad Osimo. Dopo la riconfermata indisponibilità di Margherita Distribuzione di illustrare il progetto prima di aver definito il perimetro completo della rete di vendita, il deposito di Osimo è stato ufficialmente escluso per il periodo pre Pasquale dalla preparazione delle commissioni dei punti di vendita marchigiani che passeranno sotto la competenza del deposito di Melfi.

Si tratta nei fatti di un lento spegnimento - scrivono in una nota i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs - vista anche la decisione di inviare parte della merce stoccata in deposito ad alcuni ipermercati del nord, che vorrebbe i lavoratori protagonisti inerti della chiusura. Xpo Logistics e Margherita Distribuzione tacciono nonostante le formali richieste di incontro recentemente inviate proprio per avere chiarezza sul futuro di una unità distributiva che occupa oltre 100 persone che sommate alle 76 di sede porterebbero il conto a circa 200 esuberi per le Marche. «Restiamo convinti - aggiungono i sindacati - che il deposito possa ancora svolgere un ruolo strategico nella supply chain di Conad anche in un'ottica di servizio ai punti di vendita delle due cooperative che hanno competenza nel territorio. I lavoratori lanceranno in questa occasione il piano di mobilitazione di contrasto di decisioni che possano in qualche modo escludere il coinvolgimento del deposito nel progetto Conad ed inviteranno la Regione a farsi parte diligente per organizzare da subito un incontro con Xpo Logistics e Margherita Distribuzione».

Al sit-in sono stati invitati anche il presidente della Giunta Regionale Ceriscioli e il presidente del Consiglio Regionale Mastrovincenzo ai quali verrà chiesto un coinvolgimento attivo della Regione nella gestione di questa complicata vertenza che coinvolge con i punti vendita non passati al sistema Conad, circa 250 persone. 

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