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Cronaca

Scuola martoriata dai ladri, ancora un furto: blitz in aule e uffici

Ennesimo blitz in quella che è diventata la scuola preferita dai ladri. I malviventi sono entrati anche negli uffici della dirigenza. Lezioni iniziate in ritardo

Savoia – Benincasa meta dei ladri ieri, ancora una volta. La settimana per gli studenti e il personale d’istituto è iniziata con i segni di un blitz che ha fruttato ai ladri un bottino complessivo che si avvicina a 200 euro. Ad accorgersi della visita non gradita sono stati i baristi e i collaboratori scolastici che hanno subito avvisato la dirigente Alessandra Rucci. L’intervento della polizia per il sopralluogo ha fatto slittare di poche decine di minuti l’ingresso degli studenti e l’inizio delle lezioni.

I ladri sono entrati in entrambi i plessi, distanti poche centinaia di metri, e hanno portato via l’incasso di tutti e due i bar senza toccare i distributori di merendine e bevande. Al Benincasa però il raid c'è stato anche nella segreteria didattica che si trova al piano terra dove sono stati rubati i soldi delle macchine fotocopiatrici. Blitz anche al primo piano con l’ufficio della vicepresidenza trovato a soqquadro e con il blocco chiave della porta d’ingresso a terra, anche se secondo le prime ricostruzioni dalla stanza non manca nulla. Mancano invece le chiavi dell’auto d’istituto, una vecchia Fiat Punto acquistata con i soldi di una donazione che il personale utilizza per spostamenti di lavoro. Il mazzo si trovava in un’apposita teca nella guardiola del corridoio. Ieri mattina tutte le chiavi sono state trovate a terra e mancavano solo quella della macchina. La vettura é comunque custodita in un cortile interno protetto da un cancello le cui chiavi non sono all’interno della scuola, circostanza che ne rende quasi impossibile il furto. Sulla vicenda indaga la polizia, chiamata a ricostruire anche le modalità di ingresso nei due istituti di Vallemiano, visto che sulle porte e sulle finestre esterne non risultano evidenti segni di effrazione. Al momento non ci sono testimoni e la mancanza di telecamere di videosorveglianza non aiuta il lavoro degli investigatori. Nel caso del Benincasa, secondo l’ipotesi al momento più accreditata, i malviventi sono entrati dalla porta antincendio passando per le scale esterne trovandosi già sul corridoio degli uffici della dirigenza.
 

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