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Cronaca Jesi

"Sexy shop" davanti alla scuola: scatta l'indignazione dei genitori

Genitori in rivolta a Jesi per l'apertura di un distributore automatico "sexy shop" vicino alla scuola media Federico II. Già avviata una raccolta firme per togliere il distributore di prodotti per adulti

Indignazione e protesta. Sono queste le reazioni scatenate dall'apertura del distributore automatico sexy shop G.Planet 24 a poche decine di metri dalla scuola media Federico II di Jesi.

I genitori non ci stanno, alcuni si domandano come sia possibile aprire un'attività del genere a due passi dalla scuola, alcuni ci dicono: "E' un fatto gravissimo, come è riuscito ad avere i permessi necessari? Ogni mattina porto mio figlio a scuola e devo passarci davanti. E' semplicemente scandaloso".

Il G. Point 24 è infatti un distributore automatico di prodotti per adulti, all'ingresso dispone di una tendina che si apre solamente se viene inserito un documento valido di identità. Gli ingressi sono videocontrollati e non ci sono riferimenti sessuali di alcuni tipo. Nonostante questo si sono subito mobilitati aprendo una raccolta firme per spostare l'attività.

Abbiamo chiesto un parere anche ad un giovane insegnante del posto (ha preferito rimanere anonimo), che è andato un pò controcorrente: "Vista la sobrietà dell'attività, non vedo alcun problema. Certo sarebbe stato diverso se fosse stato un sexy shop classico, con oggetti in vetrina. Se affrontiamo ancora l'argomento in questa direzione, rimaniamo ancorati al passato, i valori che i genitori dovrebbero trasmettere ai propri figli sono l'educazione ed il rispetto, sono queste le cose realmente importanti. E' inutile scandalizzarsi per un sexy shop se poi i nostri bambini fruiscono quotidianamente dai media, prodotti fuorvianti e di dubbia moralità. Siamo noi i primi a dover crescere."

Sulla questione è intervenuta anche Paola Cocola, ex vicaria dell'istituto: "Le cose da dire sono tante: noi adulti siamo disorientati perchè più che un argomento tabù è un argomento gravemente trascurato sia dalle famiglie che dalla scuola; in secondo piano non è opportuno che ci sia un distributore del genere vicino ad una scuola, perchè intanto fornisce materiali che impoveriscono il rapporto sessuale e quindi contrastano con i valori che si cerca di trasmettere anche in riferimento alla vita sessuale. Concludo dicendo che nessuno ci potrà mai garantire che i maggiorenni non facciano da passamano ai minorenni. La situazione degli adolescenti è veramente drammatica e noi ne siamo i veri responsabili."

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