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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via degli Orefici

Resistere alla crisi del centro storico: "Fantasie di carta"

Prosegue il ciclo di interviste di Ancona Today. Questa volta abbiamo incontrato Roberta Pesaresi, una commerciante di via degli Orefici che si è inventata un negozio fatto completamente di carta riciclata

Roberta Pesaresi  è una donna di 49 anni, che in un periodo di crisi come questo, soprattutto per i commercianti, si è buttata nell'impresa di un negozio, che vende oggetti di sola carta. Dopo la scomparsa del padre, orologiaio di via degli Orefici, ha preso le redini dell'esercizio e lo ha trasformato in “Fantasie di carta”: un negozio dove si vende qualsiasi cosa si possa immaginare e fare con la carta riciclata e non solo. Album di foto, bomboniere, origami, porta foto, cornici, quaderni, addobbi natalizi e tanto altro, ma tutto rigorosamente di carta. Anche il negozio, a parte la cassa e il telefono, è completamente arredato da carta riciclata. Roberta è aiutata da Alessandra, che si occupa della composizione degli oggetti, poi Roberta, attraverso le tecniche della filigrana di carta o quilling e il cartonaggio, realizza tutte le decorazioni, componendo vere e proprie opere d'arte. L'idea nasce dallo spirito ambientalista ed ecologista che anima Roberta, da sempre iscritta a movimenti quali il Wwf e Lipu. Il negozio ha aperto lo scorso Ottobre e le cose stanno andando bene. Noi abbiamo intervistato Roberta:

In un momento così difficile per il commercio anconetano, cosa ti ha dato il coraggio di buttarti in questa nuova esperienza?

“Sicuramente la novità. Il mio è un negozio differente dagli altri con la prerogativa che qui ci sono cose personalizzate e personalizzabili, con un arredamento in cartone riciclato. Forse anche una soluzione anti-crisi perché vedo che, in un momento come questo, molte persone apprezzano di più dei prodotti fatti a mano piuttosto comprare delle cose più standardizzate. La crisi c’è, tutti ormai ce ne siamo resi conto e le persone comprano queste cose che hanno un po’ più di valore, che non è solo dato dal prezzo del prodotto. Ci tengono ad avere nelle loro case questi articoli fatti a mano”.

Che impressione hai del commercio del centro città in questo momento?

“Vorrei per i giovani un supporto da parte dell’amministrazione, che dovrebbe incentivarli ad aprire delle attività con dei vantaggi, per lavorare dei prodotti fatti a mano per quanto riguarda sartoria, calzolaio e, perché no, anche l’orologiaio, che mio padre faceva. Si dovrebbe incentivare l'apertura dei negozi con dei vantaggi, per far ritornare le persone nel centro storico e non sempre nei grandi centri commerciali”.

Che rapporto hanno gli anconetani con la filosofia ecologista ed equo e solidale?

“Devo dire buono, pensavo peggiore e invece hanno apprezzato molto questa novità delle cose fatte a mano con il cartone. Forse è la novità, però ho visto che apprezzano e sono attratti dalle nostre composizioni. Le persone hanno apprezzato la filosofia ecologista, di poter avere queste cose riciclate che in altri negozi non hanno trovato. Gli anconetani hanno apprezzato questa novità”.

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