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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Un nuovo sistema contro ogni contraffazione, intervista ad Andrea Pace

Continuano i nostri incontri con giovani anconetani che hanno saputo creare innovazione: abbiamo incontrato Andrea Pace, che insieme a Francesco Di Genova, ha ideato un metodo anti contraffazione

Immaginare un presente in cui qualsiasi cosa possa essere riconoscibile e identificabile con un clic. Fantascienza? Forse fino a ieri. Oggi c'è Younivocal. Che cos'è? Una nuova invenzione frutto dell'inventiva di due ragazzi anconetani: Andrea Pace, ingegnere informatico di 29 anni e Francesco Di Genova (nella foto in basso), milanese e trapiantato ad Ancona da più di 10 anni. Younivocal, ideato e brevettato nel novembre 2012, è un sistema che permette di riconoscere l'originalità di un prodotto commerciale, tramite un'applicazione ad hoc. Per fare ciò viene utilizzata la tecnologia “Nfc” e la firma digitale. In sostanza vengono generati dei certificati che vanno inseriti all'interno di etichette intelligenti, le quali a loro volta vengono applicate a dei prodotti commerciali. Il consumatore installa l'applicazione apposita nel proprio smartphone di ultima generazione e il gioco è fatto: in qualsiasi momento posso verificare l'originalità dell'oggetto che voglio acquistare. Insomma mi basta un telefonino per andare a fare shopping o spesa in tutta sicurezza. Uno strumento che è soprattutto di lotta alla contraffazione e che, oltre al certificato di originalità, garantisce all'acquirente tutta una serie di informazioni sul prodotto: tipo, modello, suggerimenti di abbinamento, provenienza, metodo di lavorazione. Ma non è facile taroccare Younivocal? Impossibile a sentir i loro programmatori dato che l'etichetta è saldamente collegata ad una serie di certificazioni pari a quella della firma digitale. C' è da dire che la tecnologia Nfc non è una novità. Ma mentre ad oggi si cerca di utilizzarla solo per i micro pagamenti tramite cellulare, l'idea innovativa di Pace e Di Genova è di sfruttare quella tecnologia per riconoscere un prodotto e la sua originalità. Al progetto stanno collaborando anche Elisa Antognini per la parte grafica e Alessandro Di Pietro per la parte commerciale. Un'invenzione che è valsa ai due giovani l'ingresso tra i primi 10 posti di “Changemakers for Expo 2015”: iniziativa che promuove dieci progetti di impresa ad alto valore sociale e ambientale creati da giovani talenti under 30, il cui slogan é “10 idee che cambino la vita a 10 milioni di persone”.Francesco Di Genova-3

Noi di Ancona Today abbiamo intervistato Andrea Pace.

Andrea si parla di un metodo anticontraffazione e per questo siete al Changemakers for Expo 2015 il cui slogan è “10 idee che cambino la vita a 10 milioni di persone”. Come potrebbe cambiare la vita delle persone il vostro prodotto?

“Pensiamo ai dati Censis presentati lo scorso ottobre sul mercato interno della contraffazione: quasi 2,5 miliardi di euro nell'abbigliamento. Più di 1,8 miliardi di euro nel comparto cd, dvd e software. Quasi 1,1 miliardi di euro nel settore alimentare. Cambia la vita dei nostri clienti diretti, ovvero le aziende, in quanto avrebbero dei maggiori ricavi dovuti alla lotta alla contraffazione, che porterebbero all’assunzione di più dipendenti. Per quanto riguarda i consumatori, ad esempio nel settore alimentare, si potrebbe andare all'estero con la certezza del prodotto da consumare. Avere quindi la certezza di mangiare vero Grana Padano all’estero o gustare la Lacrima di Morro d’Alba senza avere dubbi sulla sua provenienza. Si pensi alla contraffazione nell’abbigliamento. Il nostro principale settore è la moda, ma non sono da sottovalutare i mobilifici perché sembra che ci sia un alto livello di contraffazione di mobili nel triveneto come nel resto d’Italia”.

Quindi quando entreremo in un centro commerciale col vostro prodotto.

“Ci ritroviamo ad entrare in un centro commerciale o un outlet vicino casa, vedere l’occasione del capo firmato che ci interessa e se abbiamo un dubbio sulla sua originalità, avviciniamo il cellulare all’etichetta del prodotto e, in automatico, la nostra applicazione ci dirà se è originale, oltre a tutte le informazioni di un capo di abbigliamento: lavaggio, modello, taglia e soprattutto da dove viene”.

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E se vengono rubati dei prodotti costosissimi con l’etichetta che certifica l'originalità?

L’azienda può revocare i certificati di firma digitale contenuti all’interno delle etichette dei prodotti rubati. A questo punto il consumatore, quando passerà il proprio telefono sull'etichetta del prodotto rubato, gli apparirà una segnalazione associata al reato. Il cliente avrebbe addirittura la possibilità di segnalare in forma anonima la propria posizione al brand”.

Insomma con un’invenzione del genere si potrebbe salvaguardare tutto il made in Italy?

“Non proprio perché se qualcuno vuole espressamente comprare il prodotto taroccato non ci possiamo fare niente. Con il nostro sistema però possiamo salvaguardare tutte quelle persone che intendono acquistare un prodotto originale in tantissimi settori del commercio e dell’artigianato. Dal settore alimentare all'abbigliamento, passando per l’artigianato locale e quant'altro. Pensiamo alle fiere. Pensare di poter andare in giro col cellulare e riconoscere tutti i prodotti in bancarella”.

E la tecnologia Qr-code? Non è simile?

“Il Qr-code è riproducibile con una semplice foto, cosa che è impossibile con le nostre etichette intelligenti”.

Da anconetano. A chi venderesti subito il tuo prodotto?

“Io adoro il vino. Sogno un giorno di andare in America o in un'altra qualsiasi parte del mondo e gustarmi un bel bicchiere di Rosso Conero grazie al nostro sistema. Quindi io venderei subito il mio Younivocal alle aziende vinicole anconetane che sono tantissime e troppo spesso all'estero contraffatte, con un conseguente danno per i nostri prodotti di eccellenza”.

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