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Cronaca Falconara Marittima

«Sindaco uomo di m...» sui social e poi si pente, via la querela

Prima l'insulto sulla pagina Facebook del sindaco Brandoni, ora la richiesta di scuse che il primo cittadino ha accettato, ritirando la querela. Stretta di mano al Castello

Per l'insulto su Facebook al sindaco era finito a processo e con ogni probabilità avrebbe anche perso la causa. A far tornare la pace, una lettera di scuse sincere e la volontà della parte offesa di ritirare la querela. La stretta di mano è avvenuta oggi (venerdì 11 maggio) al Castello tra il sindaco Goffredo Brandoni e un cittadino falconarese che, qualche tempo fa aveva commentato una notizia sulla pagina Facebook del primo cittadino lasciandosi andare a un epiteto davvero poco "simpatico". «Ho agito di impulso in un momento di rabbia personale la quale non mi ha fatto ponderare esattamente la gravità di quanto scrivevo – ha spiegato il falconarese - Ho così reagito in maniera scomposta esclamando “uomo di m...” che, per altro, nulla aveva a che fare con l’oggetto della discussione alla quale partecipavo. Solo successivamente ho compreso la gravità di una affermazione gratuita verso una persona che tutt’al più potevo solo criticare per una scelta di carattere politico ma mai per motivi personali». Brandoni, sulle prime, lo aveva querelato. Il processo, dopo una lunga istrutturia, si sarebbe dovuto tenere la settimana prossima. 

In caso di risarcimento il sindaco si era detto pronto a fare una donazione a un'associazione. La lettera di scuse ha rimesso tutto a posto. «Non ho infatti mai avuto rapporti, né diretti né indiretti, di carattere personale e pertanto la mia esternazione è da considerare ancor più grave – ha scritto il cittadino - Solo rileggendo quanto scritto ho realizzato appieno l’assoluta ingiustizia, offensività e gratuità dell’affermazione. Spero che il sindaco Brandoni possa accettare queste mie sincere scuse sentendomi davvero mortificato dall’aver verbalmente offeso il sindaco Brandoni. Il tutto – e questo è ciò che ho imparato dalla vicenda - anche in segno che qualunque situazione non deve mai far perdere di vista i limiti delle azioni umane». «Capisco che nello svolgere un ruolo pubblico quale quello che ho l’onore di rappresentare non si possa piacere a tutti – ha replicato il sindaco - però ci sono modi e modi. Mi ha fatto piacere questo ravvedimento e ritengo che andare avanti sarebbe stato accanimento contro un mio cittadino ecco perché ritirerò la querela».

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