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Cronaca

Cento incidenti mortali sui binari nel 2016, la Polfer: «E' allarme sociale»

Questo quanto detto senza mezzi termini da Gianfranco Bartolucci, ispettore capo del comparto Polizia Ferroviaria di Ancona

Niente banchi. Stavolta la lezione si fa sui binari. Argomento del giorno: sicurezza negli ambienti ferroviari ma anche educazione civica, un pizzico di meccanica e conduzione dei treni. Sessanta studenti della scuola Fagnani di Senigallia hanno visitato stamattina il centro operativo della Polizia ferroviaria nella stazione di Ancona. Tour proseguito poi nelle officine di manutenzione e nella cabina di guida di un treno. Il progetto “Train…to be cool” è nato da un’iniziativa del Ministero dell’Interno. Una campagna di sensibilizzazione, portata avanti dalla Polfer e resa ancora più necessaria dall’alto numero di incidenti mortali registrato sui binari. Circa cento su scala nazionale nel solo 2016, al netto dei suicidi.

«Un allarme sociale» dice senza mezzi termini Gianfranco Bartolucci, ispettore capo del comparto Polizia Ferroviaria di Ancona: «Queste morti si riferiscono a vittime di un proprio comportamento sbagliato, gente che si trova nella sede ferroviaria senza averne titolo né autorizzazione - precisa Bartolucci - la vittima corrisponde quindi con il trasgressore delle norme di sicurezza». Per quanto riguarda i gesti estremi, la stessa Polizia Ferroviaria del Comparto Umbria, Marche e Abruzzo ha sventato circa venti tentativi nell’ultimo anno: «Fa parte del nostro compito istituzionale- spiega Bartolucci- nell’ambito nella nostra giurisdizione siamo riusciti ad intervenire tempestivamente in almeno una ventina di situazioni. Persone che volevano togliersi la vita utilizzando il treno sono state tratte in salvo, ovviamente anche con la collaborazione delle autorità del luogo che qualche volta ci aiutano a mantenere questa linea ferroviaria sicura». L’impatto con un treno, del resto «non è come l’incidente stradale- ricorda l’ispettore- nella quasi totalità dei casi ha esito mortale».

Regole di buonsenso e sicurezza sono state illustrate agli studenti di due sezioni di terza media della Fagnani: «Attraversare i binari attraverso i sottopassi - spiega Bartolucci - mantenere la debita distanza da luoghi dove possono esserci pericoli relativi all’alta tensione (una locomotiva è alimentata da ben 3000 volts) e rispettare le segnaletiche di sicurezza della stazione ferroviaria, che nel 2017 possiamo ritenere un luogo sicuro al 99%». “Train…to be cool” è un progetto che «vuole entrare nelle famiglie e in particolare nelle scuole - spiega Francesco De Cicco, dirigente del compartimento ferroviario Umbria, Marche e Abruzzo - per illustrare i rischi e le problematiche che si incontrano in ambito ferroviario e per correggere, insieme a Trenitalia, i comportamenti scomposti che giovani e giovanissimi adottano sui treni o nelle stazioni ferroviarie».

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