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Cronaca

La grande fuga dalla ristorazione: ad un mese dall’apertura degli stagionali torna il dramma del personale che non c’è

Su tutto il litorale tornano a campeggiare sulle vetrine dei locali i cartelli cercasi personale. Camerieri e barman sembrano introvabili. I cuochi, quei pochi che ci sono, valgono oro. E chi ce l’ha se li tiene stretti

ANCONA - Per quest’anno, non cambiare. Stessa spiaggia, stesso mare. E stesso problema: il personale stagionale che non c’è. A poco più di un mese dall’apertura della stagione si ripropone il dramma della caccia ai lavoratori. C’è un buco nella fascia d’età che va dai 20 ai 35 anni. Mentre si affacciano in massa i minorenni, ma con tutta una serie di problematiche. In primis il fatto che non possono lavorare dopo le 22. E poi la poca esperienza accumulata. Un altro trend del tutto inatteso è la richiesta di lavoro da parte degli over 50, in gran parte persone che vengono da altri settori ma con un gran bisogno di ricollocarsi. Insomma, le attività stagionali scaldano i motori, ma rischiano di partire a folle. E il problema non investe soltanto la costa, ma anche tutti quegli esercizi che a partire dalla primavera hanno bisogno di incrementare lo staff.

Ma la notte no

«Chiunque viene a presentare il curriculum mette subito in chiaro una cosa: niente turno serale» spiega Michele Zannini, titolare del Caffè Giuliani e neo presidente Confcommercio delegazione di Ancona. I più elastici, paradossalmente, sono i minorenni. «Quest’anno sono arrivate una valanga di offerte da parte dei più giovani - continua Zannini - ma la legge prevede che non possano lavorare dopo le 22». Quindi resta un problema enorme: il buco delle ore serali. Per compensare, i titolari delle attività dovranno ingegnarsi in un tetris incredibile utilizzando al meglio il personale a disposizione.

Meno coperti

Altrimenti non resta che ridurre le sedute in sala, in modo da non sovraccaricare troppo i camerieri della sera. «Se non si inverte il trend io sarò costretto a fare così - afferma lo chef Elis Marchetti, gestore del ristorante del Conero Golf Club -. Sabato ho una prenotazione di un gruppo numeroso per un compleanno, ho dovuto parlare col mio staff per capire quanti altri posti mettere a disposizione della sala. Se il problema c’è adesso, figuriamoci nel pieno della stagione». 

La carica degli over

Quindi: da una parte la grande offerta di lavoro da parte dei minorenni, ma con tutti i limiti del caso. In mezzo il vuoto della fascia che realmente farebbe comodo ai ristoratori, ovvero i giovani dai 20 ai 35 anni con un minimo di esperienza sulle spalle. E dall’altra l’arrembaggio degli over 50, senza background alle spalle, ma con una forte necessità di lavorare. «Sto cercando personale in sala e in cucina - racconta Samuele Bandiera, gestore del ristorante Da Eugenio a Numana - di 5 curriculum ricevuti solo uno si è presentato al colloquio. E per la cucina è arrivato un signore di 61 anni, l’unico che ha mostrato la volontà di fare sacrifici». 

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