Gamba amputata, l'Asur: «Facciamo fronte puntualmente ai risarcimenti, dall'avvocato un iter inconsueto»
Così replica in una nota: «L'Azienda fa fronte puntualmente ai propri adempimenti ed è pertanto inspiegabile la ragione della posizione assunta dal legale che appare ingiustificata e strumentale»
ANCONA - Il risarcimento sarà pagato secondo i normali canali, senza bisogno di azioni forzose come i pignoramenti. Questa la posizione dell'Asur che respinge la posizione espressa da Alessandro Atanasio, legale del paziente diabetico che ha ottenuto il diritto ad un risarcimento eseguibile, ma ancora da valutare in Appello, di circa 500mila euro per l'amputazione di parte di una gamba. Così replica in una nota: "L'Azienda fa fronte puntualmente ai propri adempimenti ed è pertanto inspiegabile la ragione della posizione assunta dal legale che appare ingiustificata e strumentale".
«La ragione per cui l’Azienda Sanitaria Unica Regionale non ha potuto materialmente dare esecuzione alla sentenza, per cui pende attualmente appello, è riconducibile essenzialmente alle modalità con le quali l'Avvocato di parte attrice ha inteso conseguire il credito, seguendo un iter del tutto inconsueto, dapprima addirittura pignorando i beni ed i conti correnti del medico di base coinvolto nel contenzioso e successivamente rivolgendosi a Banca Unicredit Tesoriere dell'Azienda, così impedendo agli Uffici preposti di effettuare il pagamento attraverso le ordinarie procedure, mediante le quali Asur intende dare seguito all'esecuzione della sentenza effettuando regolarmente il pagamento. In relazione ai profili insoliti della vicenda, la Direzione ASUR ha provveduto a presentare un esposto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ancona affinché valuti se vi siano aspetti disciplinarmente rilevanti».