rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Jesi

Adescato in una chat gli inviano foto osé poi una si finge minorenne. «Paga o ti denunciamo»

Due escort hanno ricattato un 27enne che intratteneva con loro conversazioni tramite messaggi. Per attirarlo hanno inscenato una telefonata fatta da una poliziotta: «La mamma è qui, versi 500 euro e la chiudiamo»

JESI - La conoscenza in una chat di incontri stava per costare caro ad un 27enne che dopo aver dato il suo numero di telefono alla sua nuova amica si era visto recapitare una foto di lei in biancheria intima alla quale aveva allegato una proposta indecente: «Vediamoci ma costo 100 euro». Chi scriveva aveva anche aggiunto di essere una minorenne. Il giovane ha tergiversato un po’ poi ha respinto l’invito. Niente soldi e niente incontro. Da lì sono iniziati i ricatti. Una donna, che si è spacciata per la madre della minorenne in foto con abiti succinti, gli ha telefonato lamentando che la figlia, dopo la chat intrattenuta con lui, era rimasta traumatizzata e doveva portarla dallo psicologo. Dal 27enne voleva il denaro necessario per le sedute, 500 euro. «Se non paghi ti denuncio», gli avrebbe promesso. Il giovane ha desistito. La donna ha continuato, telefonando al padre. Stessa pretesa. Poi è arrivata una terza chiamata, questa volta la voce era diversa, sempre femminile, si è spacciata per una poliziotta. Ha fatto credere all’uomo che la mamma della minorenne era in questura e voleva denunciare il figlio per aver adescato una minorenne. «Versi 500 euro e la chiudiamo qui», gli avrebbe detto.

Il padre ha fatto un versamento su una postepay. Nei giorni successivi un amico lo ha fatto riflettere che difficilmente una poliziotta chiama chiedendo soldi per far ritirare una denuncia. Così si è rivolto ai carabinieri per farla lui una denuncia contro le due truffatrici. I militari sono risaliti a due 23enni, escort, dell’Emila Romagna. Denunciate per estorsione sono finite in tribunale. Oggi, in udienza preliminare davanti alla giudice Francesca De Palma, per una è stato proposto un patteggiamento mentre per l’altra l’abbreviato. Sentenza il 19 marzo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Adescato in una chat gli inviano foto osé poi una si finge minorenne. «Paga o ti denunciamo»

AnconaToday è in caricamento