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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Focus immigrazione, in fuga dalla'"inferno" Libia ad Ancona: la storia di Paul

E' dovuto fuggire prima dal Senegal, il suo paese d'origine e poi dalla Libia, dove aveva tentato di rifarsi una vita. Aveva solo 15 anni quando decise di pagare per imbarcarsi e affrontare i viaggio della speranza fino a Lampedusa

Era il dicembre del 2012 quando dovette fuggire dal Senegal. Erano scoppiati dei conflitti etnici nella regione che gli aveva dato i natali e la sua famiglia viveva in condizioni precarie. E' iniziato a soli 15 anni il viaggio di Paul (nome di fantasia) che lo ha portato ad Ancona, città che oggi considera la sua nuova casa, quella ideale dove potersi fare una nuova vita e guardare ad un futuro migliore. Ma Paul non avrebbe mai pensato di arrivare in Europa. Era un ragazzo e l’idea di allontanarsi troppo dalla famiglia lo terrorizzava. Il piano era di emigrare in Libia e trovare lì un lavoro con cui poter contribuire in modo decisivo al sostentamento di una madre, un padre malato e una sorellina piccola. Ma le cose non andarono così. Tripoli stava facendo i conti con una destabilizzazione politico-sociale epocale e, a pochi mesi dalla morte di Mu'ammar Gheddafi, il paese era cambiato. Paul aveva trovato un lavoretto e viveva con un suo amico: l’unico essere umano che, in una vita fatta di sacrificio e soli doveri, potesse considerarsi quanto di più vicino ad una famiglia. Una notte però entrò uno sconosciuto in casa minacciando i due con un coltello. Voleva i soldi, era una rapina. Il suo amico si ribellò e il presunto ladro lo accoltellò. Paul non poté fare nulla, se non fuggire nella notte. Dopo aver vagato per un paio di giorni, si rivolse a chi poteva farlo espatriare dalla Libia. Consegnò agli scafisti 500 euro e partì. Destinazione Lampedusa. Era il giugno del 2013 quando il 16enne salì su quel barcone. La sua infanzia era già stata violentata da quanto successo a Tripoli e quel viaggio non fu certo migliore. Rannicchiato in un angolo, Paul si guardava le spalle, mentre intorno a lui il più forte sopravviveva a scapito del più debole. Ricorda quelle ore in mare, ma per lui parlarne non è facile. Fatto sta che Paul ce l’ha fatta. Pochi giorni dopo, era arrivato a Lampedusa. I militari della Marina Militare lo salvarono dal mare, che non lascia scampo a chi non ha le forze per nuotare. Dopo i primi soccorsi fu portato a Roma, poi fu inserito in una comunità per minorenni ad Ancona. 

Quì è cominciata la sua nuova vita. Paul non potrà mai dimenticare il suo passato, come non potrà mai venire meno al dovere che sente nei confronti della sua famiglia. Oggi più che mai, visto che solo 2 mesi fa è stato informato della morte del padre, l’uomo da cui non si sarebbe mai separato per nulla al mondo e che invece ha dovuto abbandonare, privato anche della possibilità di dirgli addio. Ma Paul, anche grazie alle competenze e all’amore degli operatori sociali, oggi ha una nuova vita e sa che sua madre e la sua sorellina vorrebbero questo per lui. Ora Paul ha 18 anni, parla perfettamente italiano e ha un gruppo di amici. Si dice sereno e di non avere dubbi sul fatto che l’Italia è anche casa sua. Di recente si è diplomato alle scuole medie inferiori, non è sicuro del voto ma ci tiene a precisare che spera in un voto alto in matematica perché è la sua materia preferita. Gioca a calcio e ha iniziato un tirocinio al porto per specializzarsi nella manutenzione delle imbarcazioni. Gli piace, ma adora anche giocare a calcio, attività trascurata di recente perché per lui, messo troppo presto di fronte alla vita, la scuola viene prima di tutto. Se dovesse esprimere un sogno sarebbe quello di giocare in serie A. Certo, tra le passioni c’è anche il teatro, ma quando gioca a centrocampo nel ruolo di mediano, vive un’emozione unica al mondo. Vorrebbe diventare come i suoi idoli Mario Balotelli e Paul Pogba, ma il suo vero obiettivo è lavorare e farsi una famiglia qua ad Ancona. La strada è lunga, ma sarà sempre più giusta di quella vissuta fino ad oggi. E poi, quella strada, Paul non dovrà più affrontarla da solo. 

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