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Cronaca

Piano socio-sanitario: firmato il protocollo Regione Marche – Cupla

Avviato un tavolo di informazione, confronto e partecipazione con il compito di condividere il percorso di attuazione delle indicazioni attinenti la condizione degli anziani e degli anziani non autosufficienti

E’ stato istituito questa mattina  tra la Regione Marche ed il CUPLA (Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) un tavolo di informazione, confronto e partecipazione con il compito di condividere il percorso di attuazione delle indicazioni del “Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2014 - Sostenibilità, appropriatezza, innovazione e sviluppo” attinenti la condizione degli anziani e degli anziani non autosufficienti. La collaborazione è stata ufficializzata attraverso la firma di un Protocollo  regionale sulla attuazione degli indirizzi programmatici. Per la Regione Marche erano presenti il presidente Gian Mario Spacca, l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani e l’assessore ai Servizi Sociali Luigi Viventi. Per le organizzazioni dei pensionati era presente il presidente Franco Gattari e i rappresentanti di  ANP della CIA, Federpensionati della Coldiretti, Pensionati della Confagricoltura, CNA Pensionati della CNA, Anap della Confartigianato, FNPA della Casartigiani, 50&Più della Fenacom Confcommercio e Ficap della Confesercenti.

“Questo protocollo – ha commentato il presidente della Regione Gian Mario Spacca – è molto importante in quanto focalizza i temi prioritari per la coesione di questa regione: sanità e servizi sociali. Il contributo del Cupla è prezioso perché l’organizzazione si configura come un importante terminale a contatto con il territorio e i cittadini e siamo sicuri che avremo preziose indicazioni per l’allocazione delle risorse. L’azione di questo governo regionale recupera  la centralità del territorio rispetto all’ ospedale in funzione delle patologie croniche che derivano dal processo di invecchiamento della popolazione. Le Marche in particolare, detengono anche il primato italiano della longevità.  Dobbiamo quindi dare  risposte adeguate alle disabilità, alla  cronicità e  alla non- autosufficienza e vogliamo condividere le azioni in relazione ad un settore che soffre della dissociazione tra risorse in calo da parte del governo nazionale e i problemi e i disagi che aumentano. La situazione è complessa e lo sarà anche negli prossimi anni. Il dialogo è il miglior mezzo per un utilizzo equo e proficuo delle risorse a disposizione,  per selezionare interventi e indirizzare i progetti e per stabilire con le famiglie un forte rapporto di sostegno. La Regione in questi anni ha compensato, con grande impegno finanziario, i tagli nazionali sul sociale, non facendo venir meno ai Comuni le risorse per i servizi ai cittadini”.

“Ringrazio la  Regione Marche per averci coinvolto – ha commentato  Franco Gattari -  Il Paese è in un momento di grande difficoltà, è  allo stremo e ne sono ben consapevoli i nostri 220mila iscritti. Riteniamo quindi fondamentale far parte del percorso di costruzione degli atti. Metteremo in campo competenze e impegno in un percorso comune particolarmente attento alle aspettative dei pensionati”.

“Nell’ultimo periodo – ha voluto sottolineare l’assessore Mezzolani -  abbiamo preso provvedimenti rapidi in emergenza per far quadrare i conti nell'ambito della spending review imposta  dal governo in tempi strettissimi.  Oggi vogliamo recuperare quei passaggi di socializzazione che sono mancati. Adesso, messo in sicurezza dal punto di vista finanziario il sistema, ci sono i tempi e i modi  per trovare un modo condiviso per governare un processo delicato e difficile e per eliminare le criticità a partire dalle liste d'attesa su cui sono pronti una serie di provvedimenti”.

“Questo protocollo – ha aggiunto l’assessore Viventi –  è la dimostrazione del coinvolgimento di tutte le organizzazioni sindacali con pari attenzione e dignità. Ricordo inoltre che nonostante le serie difficoltà, questa giunta  non ha portato tagli al settore. Una parte significativa del bilancio è andata ai servizi sanitari e sociali per fare in modo che non mancassero mai i servizi a cittadini”.

In base al Protocollo saranno tema di confronto:

•         l’assetto istituzionale dell’integrazione sociale e sanitaria e l’organizzazione territoriale dei Distretti/Ambiti territoriali sociali;
•         gli atti strategici di interesse specifico con particolare riferimento alla fase di definizione e attuazione del Piano Socio Sanitario Integrato Regionale;
•         la gestione del Fondo per la Non Autosufficienza e di altre risorse che favoriscano un corretto ed equo accesso per i cittadini che usufruiscono dei servizi socio-sanitari;
•         la revisione della legislazione regionale in materia di Servizi sociali e agli atti di attuazione della Programmazione sociale;
•         la rete degli Ospedali di Comunità e la loro dotazione di Servizi;
•         la soluzione delle problematiche per l’accorciamento delle liste di attesa nell’accesso alle prestazioni diagnostiche e alle visite specialistiche.

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