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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Falconara Marittima

Falconara, dai fuochi di Ferragosto al divieto di balneazione

Dalle stelle alle stalle. La spiaggia falconarese è passata dal pienone della Festa del Mare al divieto di balneazione emanato ieri dopo gli sversamenti fognari post piogge di Ferragosto. Una situazione ormai insostenibile. Bagnini divisi

Nemmeno il tempo di festeggiare una serata splendida, quella di Ferragosto, con i fuochi articificiali, i ristoranti pieni e le successive feste danzanti sulla spiaggia, ed è subito divieto di balneazione a causa degli ennesimi sversamenti dopo il maltempo di sabato. Tutto fuorché una "bomba d'acqua". A mandare in tilt l'impianto fognario è stata una pioggerellina affrontabile anche senza ombrello.

E così, ieri, è scattato il divieto. Il quinto di questa travagliata stagione balneare. E i bagnanti? Divieto o no, la domenica non è stata per nulla estiva con nuove precipitazioni, vento forte e mare agitato. Morale: le uniche sparute presenze sono state segnalate ai bar, a passeggio lungo la riva e alcuni appassionati di windsurf oltre le scogliere. Oggi si riprende a lavorare. Il fronte dei bagnini non è compatto. Alcuni vorrebbero ricorrere alle vie legali, altri sono contrari per timore di perdere tempo e denaro senza nulla ottenere. Quando si potrà rifare il bagno? Considerando le tempistiche Arpam – che deve analizzare i campioni di acque – per martedì. Ma mercoledì è prevista una nuova perturbazione.

Argomento spinoso per il sindaco Goffredo Brandoni che una settimana fa ha riunito i vari attori interessati: Multiservizi, Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (Aato), bagnini e rappresentanti delle istituzioni. Contestato alle porte del Castello da esponenti di Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Quest'ultimo diviso tra tavolo e piazza: il deputato Emanuele Lodolini e il presindente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo alla riunione, il coordinatore cittadino Egidio Borsini e il consigliere comunale Alessandro Giacchetta fuori a polemizzare. Tra i contestatori anche Fabio Amici, candidato nel 2013 per Ridisegnare Falconara a sostegno proprio di Brandoni.

Tempi lunghi per trovare una risuluzione del problema. Multiservizi vuole incaricare un professionista per aggiornare il progetto redatto nel 2004 (costato 117mila euro e solo parzialmente realizzato) per arrivare a un nuovo progetto entro il 2016 ma ha promesso una manutenzione ordinaria più sistematica. Attualmente viene effettuata solo ad inizio stagione. Lavoro vanificato al primo sversamento e che andrebbe svolto a ogni evento, come è stato possibile verificare semplicemente aprendo i tombini (vedi foto). "A settembre sarà convocata una riunione con la Regione Marche per verificare se esistano possibili canali di finanziamento a livello regionale o statale per finanziare il progetto" ha concluso Brandoni.

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