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Cronaca Falconara Marittima

A Falconara ci si ammala di più, scatta la sorveglianza sanitaria

Lo dice la relazione Arpam su decessi e ricoveri tra il 2009 e il 2013. Sopra i livelli di attenzione anche altri comuni della Provincia di Ancona

Tumori all'apparato respiratorio, al colon, leucemie. Eccesso di ricoveri, malformazioni congenite. Patologie che a Falconara hanno un'incidenza maggiore rispetto alla media regionale. Il tutto messo nero su bianco in uno studio sviluppato dall'Arpam che ha intrecciato i dati dell'Agenzia Regionale Sanitaria e quelli Istat sulla mortalità e sui ricoveri nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013 per arrivare alla "Valutazione dello stato di salute della popolazione residente a Falconara Marittima". Dati allarmanti che sono stati eseguiti nell'ambito dell'istruttoria per il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria Api. È bene chiarire subito che lo stesso studio non mette in correlazione l'attività del petrolchimico con i risultati ma si limita a fotografare la situazione perché «non disponendo di sufficienti dati individuali – si legge nella relazione - non sono in grado di valutare l’effettiva esposizione della popolazione ai vari rischi di natura ambientale e/o professionale». Serve insomma uno studio più accurato che vada a studiare le cause. Anche perché le stesse patologie possono avere, prosegue la relazione, «fattori causali concomitanti indipendenti dalle attività produttive individuate nell’area. Sono tali, ad esempio, le abitudini alimentari, gli stili di vita e le esposizioni di carattere ambientale e occupazionale (l’alcol, il fumo di tabacco attivo e passivo, da traffico veicolare, eccetera)». Troppi aperitivi, troppe sigarette, troppe auto? Possiamo stare tranquilli? No, nemmeno a parlarne. L'Arpam rimanda a una sorveglianza epidemiologica che dovrebbe partire entro l'anno. Lo ha annunciato anche lo stesso assessore all'Ambiente Matteo Astolfi nel corso dell'ultimo consiglio comunale. 

«Questa assemblea ne aveva fatto richiesta alla Regione, attraverso un odg, nel 2014 – ha detto Astolfi – poi si sono succedute varie riunioni per coinvolgere tutte le agenzie regionali e stabilire modello da seguire. L'Agenzia Regionale Sanitaria avrà il coordinamento. Parteciperanno anche Arpam e Asur. La notizia arriva dopo una serie di solletici di questa amministrazione e va dato atto dell'interessamento del presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo che si è speso per sollecitare soggetti politici e tecnici». Per quanto riguarda i decessi Falconara registra eccessi per tumori alla trachea, ai bronchi, ai polmoni, mesotelioma, colon, sistema nervoso centrale e leucemia linfoide (acuta e cronica). I falconaresi finiscono in ospedale, oltre che per le tumorali sopracitate, anche per patologie dell’apparato circolatorio, malattie polmonari, diabete e malformazioni congenite. Lo studio ha inoltre individuato e consigliato la sorveglianza eccessi anche in altre zone. C'è un eccesso di rischio di aborti spontanei in 12 Comuni (tra cui, oltre Falconara anche Ancona e Osimo) con epicentro Offagna. Per le malformazioni congenite solo femminili il comune centrale è Staffolo e l'area a rischio si allarga a 33 comuni. Per le malattie neuropsichiatriche (compreso l'Altzheimer, escluse le tossicodipendenze) l'eccesso parte da Ancona. La sorveglianza interesserà i 9 comuni dell'Area a elevato rischio crisi ambientale (Aerca): Ancona, Agugliano, Falconara, Chiaravalle, Montemarciano, Camerata Picena, Monte San Vito, Jesi, Monsano.

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