Carte false per far lavorare connazionali pericolosi in Italia, espulsi due truffatori
Diverse le pratiche dell’ufficio immigrazione che rispedisce a casa soggetti destabilizzanti per la sicurezza pubblica
ANCONA - In due facevano carte di identità false per far soggiornare in Italia connazionali pericolosi. Scoperti dalla polizia sono stati espulsi. È una delle procedure portate a termine dall’Ufficio Immigrazione della questura e che utilizza tale strumento per gli stranieri dediti a traffici illeciti, ritenuti destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una sicurezza che passa anche attraverso la rimozione dal territorio di forme di illegalità e immigrazione clandestina, troppo spesso celate dietro situazioni di degrado e disagio civile. A riguardo, nell’ultima settimana, sono stati accompagnati alla Frontiera Aerea di Bologna e Roma, due cittadini moldavi, un nigeriano e un iracheno, tutti rimpatriati nel loro paese di origine. I romeni riportavano a proprio carico precedenti di polizia per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, nello specifico carte di identità rumene che avevano utilizzato per soggiornare e lavorare in modo fraudolento nel territorio nazionale.
Un cittadino nigeriano, a seguito di scarcerazione dello straniero per fine pena, è stato destinatario di un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Ancona con contestuale ordine del questore di Ancona a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni. Lo straniero era stato condannato a anni 5 e mesi 4 di reclusione per la violazione della legge sugli stupefacenti, e ad anni 1 e mesi 10 di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. È stato accompagnato alla Frontiera aerea di Roma-Fiumicino un cittadino iracheno che aveva richiesto asilo in Germania. Lo stesso è stato trasferito con scorta in Germania in quanto designato come paese competente per esaminare la sua richiesta di protezione internazionale come previsto dalla Convenzione Dublino.