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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Arcevia

Esibizionista davanti alle studentesse: «Si toccava i genitali poi diceva lo volete?». A processo

L’uomo è stato denunciato dal preside di un istituto comprensivo. Si piazzava al bar dove dopo aver bevuto dava spettacolo. Sentita la testimonianza di una vittima

ARCEVIA - «Era davanti a noi e mentre si toccava i genitali per tre volte ci ha detto lo volete? Lo volete? Lo volete? Ero seduta con una mia amica. Ci siamo spaventate». È la testimonianza di una ragazzina raccolta questa mattina in tribunale, ad Ancona, nel processo davanti al giudice Corrado Ascoli che vede imputato un esibizionista di 61 anni, accusato di atti osceni in luogo pubblico. L’uomo l’11 novembre del 2021, barcollante e con i pantaloni abbassati, si sarebbe avvicinato a delle studentesse minorenni, fuori dalla scuola, e con le mani sui genitali aveva proferito frasi sconce. Alterato dall’alcol si era messo pure ad urinare sul marciapiede. «Era in piedi - ha raccontato sempre la testimone in aula - vicino alla porta del bar e ha iniziato a toccarsi. Aveva la mascherina al viso, un cappello, capelli lunghi, mezza età. Ho raccontato la cosa subito a mia cugina poi l'ho detto anche a mamma e papà. Non ho mai saputo il nome di quella persona». Due gli episodi che hanno inguaiato l’imputato, difeso dall’avvocato Marcellino Marcellini, un cittadino del posto, conosciuto per comportamenti poco etici in tutto il paese. 

In quello dell’11 novembre sono incappate tre amiche, tra 14 e i 16 anni. Lo avevano incrociato vicino ad un istituto scolastico, davanti ad un bar, mentre aspettavano il bus. Nel secondo episodio era il 16 dicembre del 2021 quando, in piazza Garibaldi, vicino al bar della Rocca, l'imputato si era sbottonato i pantaloni per urinare sul marciapiede e voltandosi verso tre ragazze che avevano tra i 17 e i 19 anni, sedute vicino alla panchina da lui occupata, aveva mostro il pene. A far partire la denuncia era stato il preside della scuola vicino al bar frequentato dall'esibizionista. Il cugino di una delle minorenni gli aveva riferito il fatti il giorno dopo e il dirigente si era rivolto ai carabinieri. Dalla descrizione fornita dalle ragazzine i militari erano risaliti all'imputato. Oggi sono stati sentiti anche due carabinieri, intervenuti per l’episodio dell’urina. I militari erano andati a vedere, perché allertati dalle ragazzine che erano andate a suonare nella vicina caserma e avevano trovato il 61enne ancora con i pantaloni sbottonati. Prossima udienza il 20 maggio per discussione e sentenza.

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