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Cronaca

Spuntano telefonini e tablet al concorso per infermieri: scoppia il caos

I candidati sarebbero stati lasciati entrare al Palarossini con le borse al seguito, senza far lasciare i supporti elettronici. Ne è seguita un'ondata di proteste culminata con l'intervento delle forze dell'ordine

È finito con l’intervento delle forze dell’ordine il concorso per infermieri che si è tenuto giovedì al Palarossini di Ancona. Ben 2500 candidati si erano presentati da tutta Italia nella speranza di essere fra i 3 fortunati vincitori del posto in palio per l’Area Vasta 3, quella della provincia di Macerata, ma il servizio d’ordine – riporta il quotidiano il Messaggero – non pare sia stato fra i più efficienti: i candidati infatti sarebbero stati lasciati entrare con le borse al seguito, senza far lasciare cellulari e tablet come di solito accade in casi come questo.
Alcuni candidati avrebbero dunque approfittato della cosa aprendo in anticipo le buste ricevute con la prova – senza attendere il via libera del presidente della commissione – e cominciando forsennatamente a cercare risposte e suggerimenti online, avvalendosi dei supporti che avevano con sé.

C’è da dire che la tensione era palpabile già da prima: i candidati avevano infatti dovuto sopportare ben 5 ore di attesa, cominciando la prova alle 14 invece che alle 9 del mattino. Ma questa palese irregolarità sarebbe stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Alcuni candidati avrebbero dunque – comprensibilmente – cominciato a protestare, chiedendo ai controllori di intervenire. Tuttavia – riporta sempre il quotidiano – nessuno sarebbe intervenuto, e il clima si sarebbe surriscaldato con fischi e grida di “Buffoni!”, culminando poi con la chiamata e l’intervento di carabinieri e polizia, che non hanno ravvisato reati ma che potrebbero raccogliere le denunce della mancata correttezza dello svolgimento del concorso.
 

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