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Cronaca

Da piazzale Martelli al porto, una corsa per dire no alla violenza sulle donne

Da Villarey, sede dell'università di Economia, in corsa per Ancona per partecipare al flash mob che coinvolge altre 40 piazze in tutta Italia. Si tratta di Women to run organizzata ad Ancona dalla Sef Stamura

Tanti modi di dire no alla violenza sulle donne e per sensibilizzare l’opinione pubblica. Come, ad esempio, un serpentone di colore rosso che corre per le strade di Ancona. Si tratta di Woman in run, manifestazione che coinvolge 40 città italiane con flash mob, spettacoli e iniziative. L'iniziativa nasce come risposta all'episodio accaduto a Milano lo scorso novembre, quando una runner è stata sfregiata da sconosciuti dopo un tentativo di violenza sessuale

Proprio ad Ancona, a poche ore dalla sentenza d'Appello che ha confermato la condanna dell'aguzzino di Lucia Annibali, la Sef Stamura ha organizzato una corsa per le strade del centro di Ancona.  E proprio la notizia della sentenza è stata, ovviamente, un argomento di discussione tra i partecipanti che attraversavano le vie della città dorica. Dopo l’appuntamento alle 9 davanti all’ingresso di Villarey, sede della facoltà di Economia, il gruppo di corridori, guidato dall'allenatrice Donata Piangerelli, si è spostato per le via del centro fino al porto. Poi la risalita per corso Garibaldi, Viale della Vittoria fino al Passetto. La partecipazione è ovviamente gratuita.

Woman in run

«È un’occasione d’incontro fra donne – scrivono gli organizzatori - per allenarsi, conoscersi e correre insieme, in contemporanea, in tutta Italia gridando No alla violenza». Una manifestazione che non ha visto nessun limite di genere di età. Giovani e meno giovani, uomini e donne. Tutti intenti a correre, metaforicamente, verso una nuova cultura del rispetto dell'altro sesso e la sconfitta della violenza sulle donne. 

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