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Cronaca

Via Appennini, donna aggredita dal branco: «Quei cani spesso liberi senza museruola»

Restano gravi le condizioni cliniche della 61enne azzannata da due cani corsi la scorsa domenica mentre passeggiava lungo via degli Appenini. E ieri è arrivata una nota dei suoi legali che hanno reso noto la loro posizione sull'accaduto

Restano gravi le condizioni cliniche dell'avvocatessa 61enne azzannata da due cani corsi la scorsa domenica mentre passeggiava lungo via degli Appenini. E ieri è arrivata una nota dei suoi legali che hanno fatto sapere:

“Lo studio sta svolgendo gli opportuni accertamenti a fine di poter ricostruire l’esatta dinamica di quanto effettivamente accaduto. In particolare, per quanto fino ad ora ci è stato possibile ricostruire dai primi riscontri, è risultato che i cani dello Iannolo venivano spesso lasciati liberi al di fuori della proprietà, senza museruola e che tale circostanza fosse già stata oggetto di numerose segnalazioni alle autorità competenti da parte dei vicini; inoltre, ci risulta che a soccorrere la nostra collega non è stato il proprietario, bensì i vicini di casa e solo grazie al loro intervento si è potuto evitare il peggio. Inoltre in merito al tentativo dello Iannolo di far consegnare dei fiori all nostra assistita, comunichiamo che non è affatto vero che questo gesto sia stato rifiutato da parte dell’interessata, anzi, visto che era impossibilitata a ricevere visite, la sorella dell’avvocato, per suo conto ha ringraziato l’incaricato del gesto e lo ha invitato a portare i fiori che questi aveva in mano presso la cappella dell’ospedale, visto che si era salvata per miracolo. Saranno ora le competenti autorità giudiziarie a valutare la sussistenza delle responsabilità del proprietario dei cani per l’omessa custodia degli stessi, peraltro dallo stesso già ammesse nelle dichiarazioni all stampa”. 

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