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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

È ai domiciliari in parrocchia ma evade: «Volevo fumare una sigaretta». Arrestato

Nei guai un 47enne. La polizia lo ha trovato in strada con la fidanzata. I due litigavano animatamente e i residenti hanno chiamato il 112

ANCONA - Ha una sfilza di reati alle spalle  e per questo doveva stare ai domiciliari, ospite di una struttura parrocchiale, a Posatora. Una permanenza temporanea che il parroco ha voluto concedere ad un ascolano di 47 anni per permettergli di andare in ospedale, a Torrette, dove deve sottoporsi a cure mediche giornaliere. Questa notte però la polizia ha trovato il 47enne in piazzale Camerino, in compagnia della fidanzata. La coppia, lei è una rumena di 30 anni, poco prima aveva avuto una accesa litigata tanto che il vicinato, sentendo urlare, ha chiamato il 112. Quando la pattuglia è arrivata sul posto il litigio era già finito. Gli agenti hanno identificato entrambi e si sono accorti che l'ascolano aveva la misura cautelare dei domiciliari.

Non sarebbe dovuto uscire per nessun motivo. È stato arrestato per evasione. Questa mattina, in tribunale, ha affrontato l’udienza di convalida davanti alla giudice Maria Elena Cola, difeso dall’avvocato Emiliano Carnevali. «Sono uscito per buttare via la spazzatura e fumare una sigaretta» ha spiegato alla giudice. L’arresto è stato convalidato con la prosecuzione della misura dei domiciliari.

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