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Cronaca

Dipendenti di Villa Adria in sciopero: «Rivogliamo il contratto sanità privata ospedaliera»

La manifestazione di protesta indetta da Fp Cgil Ancona si ripeterà tra 15 giorni, e stavolta saranno due le giornate di sciopero in programma

ANCONA - Bandiere spiegate e cori di protesta. Gli operatori della struttura riabilitativa Villa Adria hanno incrociato le braccia per la giornata odierna (lunedì 17 ottobre) in segno di forte opposizione verso l’azienda ospedaliera che non ha concesso il ripristino del contratto di sanità privata ospedaliara ai dipendenti. Il braccio di ferro va avanti dal 2013, quando i vertici aziendali della struttura hanno abbandonato il vecchio contratto in favore del contratto Aris Rsa, con un incremento di due ore settimanali (da 36 a 38) senza variazione salariale.

La protesta

Nella mattinata di oggi un folto gruppo di operatori sociosanitari, sotto l’egida della Fp Cgil Ancona, si è riunito di fronte l’ingresso di Villa Adria per protestare contro il mancato rinnovo del contratto per sanità privata. «Questa è la struttura che in tutte le Marche presenta l’incongruenza maggiore - spiega il referente Fp Cgil Ancona, Giorgio Paterna - la Regione riconosce l’attività ospedaliera prevalente, ma è la struttura che non riconosce questa situazione nella retribuzione dei lavori». Dunque una vertenza non legata solamente al salario, ma anche alle ore di lavoro e agli avanzamenti. «Dal 2020, quando è stato sottoscritto il contratto sanità privata, questa situazione è diventata eclatante - continua Paterna - i colleghi che fanno la stessa attività in altre strutture hanno visto gli aumenti salariali. Mentre i nostri operatori non ne hanno beneficiato per una ingiustizia di fondo e profonda. Percui abbiamo interessato anche l’ispettorato territoriale del lavoro perchè ripristino le condizioni di legalità e correttezza in questa struttura». La protesta, che ha fatto il suo esordio oggi, proseguirà tra 15 giorni con una doppia giornata di sciopero. 

Le richieste

Il ripristino del contratto sanità privata ospedaliera. Una retribuzione congrua e gli scatti di anzianità. Sono queste le richieste che gli operatori di Villa Adria avanzano con forza. «Il contratto sanità privata ci è stato tolto illegittimamente dall’azienda favorendo l’applicazione di un nuovo contratto, cosiddetto Aris Rsa - specifica l’operatrice Annalaura Mancinelli -, che si è rivelato altamente peggiorativo, sia dal punto di vista normativo sia retributivo». Il passaggio dalle 36 alle 38 ore settimanali senza variazioni in busta paga è solo uno degli aspetti che hanno fatto sobbalzare i dipendenti della struttura. «Ci sono stati tolti gli scatti di anzianità - prosegue l’operatrice - e per ultimo il lavoratore assunto con contratto Aris percepisce fino a centinaia di euro in meno rispetto al lavoratore dello stesso profilo professionale assunto in precedenza con il contratto sanità privata ospedaliera». Il nocciolo della questione riguarderebbe più che altro il tipo di attività svolta dagli operatori. «Noi svolgiamo attività ospedaliere intensive - continua Mancinelli - data la tipologia del paziente che arriva in struttura e il tipo di intervento che viene richiesto». Dunque la battaglia è solo all’inizio. Il prossimo sciopero è previsto tra circa due settimane (data da definire) a meno che nel frattempo non emergano importanti novità dal dialogo che il sindacato avrà con i vertici della struttura.

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