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Cronaca

Via Ragusa: la Mancinelli lasciata fuori, arrivano le prime denunce

Ieri è arrivato sul posto il sindaco, che ha fatto le proposte dell'amministrazione dall'esterno del cortile. Intanto sono scattate le prime denunce (d'ufficio) per gli occupanti dell'ex scuola. Prossimo incontro: 9 gennaio

Il sindaco Valeria Mancinelli non ha voluto aspettare il 9 febbraio e così giovedì pomeriggio è andata all'ex scuola di via Ragusa, ormai ribattezzata “Casa di ni altri”. E' arrivata e ha parlato con alcuni occupanti ma dall'esterno del cortile perchè il sindaco non è stato fatto entrare. Intanto però le cose si mettono male per chi in questi giorni sta portando avanti l'azione di protesta, perchè sarebbero già partite le prime denunce. Il reato contestato? Invasione di terreni o edifici, la cui denuncia scatta d'ufficio nel momento in cui ad occupare l'immobile sono più di 10 persone. Già il primo giorno di occupazione ne entrarono 50, tutti identificati dai carabinieri di Ancona. Adesso la palla spetta all'amministrazione che, almeno per ora, sembra intenzionata al dialogo.

Nel frattempo, però, la protesta non si ferma, e quello che inizialmente era solo un rudere oggi è sempre di più una vera casa, al cui interno c'è un gruppo sempre più compatto e unito. E' stato addirittura montato un citofono per entrare nella casa. Il gruppo, che aveva già tenuto alla porta gli assistenti sociali lo scorso 23 dicembre, non si è fatto scrupoli neppure di fronte al sindaco. Fuori anche lei. Dal cancello, la Mancinelli ha comunque parlato con una parte degli occupanti e ha fatto le sue proposte. Quali sono? Un percorso fatto di progettualità e ospitalità. Per quanto concerne la prima, secondo le esigenze di ognuno, il comune è pronto a operare dei progetti di integrazione sociale e lavorativa con relativi corsi di italiano per chi ne avrà bisogno. Per quanto riguarda l'ospitalità, Tenda di Abramo e Tetto per Tutti saranno aperti anche di giorno. A queste si aggiungono 20 camere gestite dall'associazione Gus che saranno disponibili per almeno 6 mesi in zona Palombina. Per le due famiglie presenti in Casa de ni altri ci sono 2 appartamenti del Comune pronti.

La risposta? Il gruppo non molla. “O si esce insieme con soluzioni definitive o non si esce anche perchè molti di loro hanno già sperimentato questi percorsi e questi alloggio – ha detto Sergio Sinigaglia, uno dei coordinatori della protesta – Ovviamente chi vuole andarsene è libero di farlo però poi non può più tornare qui. Chi condivide questo progetto è libero” ha ribadito Sinigaglia.

Intanto l'incontro del 9 gennaio che era stato rilanciato dal gruppo Ancona Bene Comune non è stato cancellato. Anzi, sarà quella l'occasione per mettere nero su bianco le sue proposte che i migranti (tutti regolari con un permesso di soggiorno per motivi umanitari) poi valuteranno.

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