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Cronaca Ponterosso / Via Livio Cambi

Skate park a pezzi, lo riparano i giovani: «Va ricostruito, noi abbiamo il progetto pronto»

Buche sul pavimento, grate arrugginite che coprono tombini e skaters che provvedono alle riparazioni a spese proprie: «Il Comune ha abbandonato l'unico skate park»

Si ritrovano sempre lì, in via Cambi, perché ad Ancona non ci sono altri skate park. Il problema è che quella serie di piccole sopraelevate in pieno Q2, di uno “skate park” hanno solo il nome. Guai a cadere malamente, perché le grate arrugginite dei tombini possono diventare lame e si sollevano anche con troppa facilità (GUARDA IL VIDEO). Sul pavimento ci sono delle buche e il “coping”, la parte dove la tavola viene fatta scivolare durante le evoluzioni, è talmente rovinato che gli stessi skaters hanno provveduto a sistemarlo. «Lo abbiamo fatto un po' a modo nostro con del cemento rapido che per ora ha tenuto- spiega Leonardo Lauria- una parte è saltata e ogni anno proviamo a mettere a posto lo skate park a spese nostre, anche costruendo delle porzioni nuove». 

Venerdì pomeriggio alle 15 i ragazzi che si esibivano erano una ventina, tutti concordi sul futuro di quell’area troppo piccola e malmessa anche per semplici lezioni ai bambini: «Serve manutenzione, anche se qui andrebbe buttato tutto giù e rifatto da capo» dicono in coro. Leonardo Lauria fa parte dell’associazione “Big air”, che a Osimo organizza competizioni nazionali di alto livello ed è la stessa che ha pronto un progetto per l’eventuale nuovo park: «E’ una cosa tra di noi che non è ancora stata vista da un ingegnere, uno skate park funzionale che potrebbe far divertire tutti» Nello specifico: «Avrebbe curvature molto più precise che permetterebbero di uscire dalle rampe e rientrare- spiega Leonardo- potremmo fare i nostri “tricks”, evoluzioni oggi impossibili e questo è assurdo per un’attività che a Tokyo 2020 sarebbe stata disciplina olimpica».

Degrado allo skate park

 

A via Cambi c’era anche il presidente di “Big air”, Luca Crestani: «A Osimo dal 2009 organizziamo tappe e finali del campionato italiano, perché c’è una struttura di 1.200 metri quadri con tribuna e servizi. Ancona, capoluogo, non ha mai risposto positivamente alle richieste della scena skate. Qui è un problema anche imparare – continua Crestani- perché lo spazio è ristretto e un bambino alle prime armi non può provare a fare skate senza rischiare». Gianluca Quacquarini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, ha preparato un’interrogazione per l’assemblea di lunedì prossimo proprio sulla sicurezza dello skate park: «I ragazzi cadono spesso perché non c’è abbastanza manutenzione tra buche e pericoli vari- dice il consigliere- l’amministrazione di questo posto non si è mai interessata, lo ha abbandonato. Chiediamo almeno un sopralluogo del Comune, ma converrebbe fare un progetto nuovo e potrebbe essere data a questi ragazzi la possibilità di spiegare il loro». La consigliera del CTP 5  Graziella Molinari (Quartieri in movimento), allarga il discorso a tutta l’area circostante: «La pista di pattinaggio e gli spogliatoi sono abbandonati, la pista ciclabile è trascurata e il ponte è inagibile. Finora dal Comune non abbiamo avuto risposta». 

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