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Cronaca

L'inciviltà va al parco, discarica abusiva a due passi dalla Cittadella

Una discarica a cielo aperto è comparsa a due passi da uno dei parchi più belli e conosciuti della città

Due frigoriferi accatastati, almeno quattro materassi e un’incalcolabile quantità di pezzi di legno che una volta componevano cassettiere, librerie e ante di finestre. Siamo in via Circonvallazione, all’altezza del civico 1 e basta attraversare la strada per entrare in uno dei parchi più belli e conosciuti di Ancona, la Cittadella. Un cartello per comunicare l'imminente ritiro da parte di Anconambiente? E' d'obbligo quando si contatta l'azienda e si chiede di ritirare del materiale in dismissione, ma su quei rifiuti non ce n'è traccia. Le uniche cose visibili sui resti di mobili sono bacche cadute dagli alberi e lucertole che si scaldano al sole delle 11 (GUARDA IL VIDEO).

Una discarica a cielo aperto ricavata accanto a un rudere da incivili che, almeno per ora, non hanno volto né nome. I residenti non si accusano a vicenda, anzi giurano: «Noi non c’entriamo, a volte si vedono veicoli che si fermano a gettare i rifiuti là per non contattare Anconambiente- spiega Maurizio, che vive al piano terra del caseggiato Erap ed è uno di quelli più vicini a quel fazzoletti di degrado». Stessa versione l’ha rilasciata una sua vicina di casa che ha voluto mantenere l’anonimato. «Qualche anno, fa poco più avanti, furono addirittura bruciati dei rifiuti abbandonati» ha concluso Maurizio. 

Discarica abusiva in via Circonvallazione

Il deposito in questione è stato evidentemente effettuato in due tempi: alcune delle foto inviate come segnalazione da un nostro lettore mostrano infatti gli stessi materiali abbandonati lungo il marciapiede a ridosso delle abitazioni. Durante il nostro sopralluogo, effettuato poche ore dopo, abbiamo trovato i rifiuti spostati di qualche metro, precisamente nel fazzoletto di terra accanto a una casa fatiscente e abbandonata. Materiale dello stesso tipo, ma in quantità molto più grande, venne abbandonato in quello stesso punto nel novembre del 2017 e nel rudere, accessibile perché privo di finestre, furono trovati dei resti di bivacco. Ancora oggi nulla impedisce ai senzatetto di tornare in quel fabbricato per usarlo come dormitorio. Due anni fa la bonifica venne effettuata congiuntamente da Erap e Anconambiente. 

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