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Cronaca

«Corse clandestine? Non c'entriamo nulla con quelle, pronti ad organizzare nuovi raduni»

Parla uno degli organizzatori dell’ultimo raduno di auto sportive tenutosi lo scorso fine settimana nel parcheggio dell’Ikea dove, intorno alle 22, è scattato un maxi blitz della Polizia di Ancona

«Siamo un gruppo di ragazzi nato e unitosi a fine settembre. Abbiamo organizzato il primo raduno ad ottobre e quindi non siamo responsabili degli eventi precedenti. Mi riferisco a quelli organizzati da altre persone e dove, effettivamente, c’erano state delle gare o quanto meno delle accelerazioni non consentite. Tutti atteggiamenti sempre espressamente vietati nei raduni organizzati da noi, come si vede anche nelle locandine che promuovevano le serate. Nessuno ha mai avuto la minima intenzione di fare gare clandestine».

Sono le parole di uno degli organizzatori dell’ultimo raduno di auto sportive tenutosi lo scorso fine settimana nel parcheggio dell’Ikea dove, intorno alle 22, è scattato un maxi blitz della Polizia di Ancona. Dopo ore di controlli, la Squadra Mobile dorica, seppur non riscontrando alcun reato, ha però inviato una segnalazione alla Procura dopo un controllo a più di 200 persone. «All’ultimo evento ci aspettavamo al massimo 30 ragazzi. Quando ci siamo ritrovati 200 persone, per un momento siamo andati in crisi anche noi».

Si parla anche di gare clandestine. Non quella sera. Ma in passato, sì secondo gli inquirenti. «L’evento, come si vede nella locandina (foto in basso), è stato un raduno statico volto a far incontrare appassionati di motori con il solo scopo di conoscersi, fare amicizia e condividere una passione che purtroppo in tutte le Marche non viene manifestata con nessun evento. Lo staff che si è occupato dell'organizzazione dell’evento scorso ha fatto in maniera tale che nessuno, sfoggiasse le proprie bravate da automobilista, proprio per evitare danni a cose, persone o allo stabile stesso». Eppure nei video trovati sui social si vedono evoluzioni, corse ed esibizioni vietate dal codice della strada. «E’ vero ma quei video si riferiscono ad eventi dell’estate scorsa, quando non eravamo noi gli organizzatori».

Nella segnalazione da parte della Polizia alla Magistratura si parla di violazione delle norme che regolamentano le autorizzazioni necessarie per le manifestazioni pubbliche. «Infatti ci spiace, ma non eravamo a conoscenza del fatto che servissero delle autorizzazioni. Motivo per cui da parte della questura c'è stata una semplice segnalazione, nessuna denuncia sporta nei confronti dello staff. Volendo portare avanti le iniziative del gruppo organizzativo che c’era prima di noi, abbiamo scelto l’Ikea perché lì erano sempre stati fatti. Ribadiamo che la differenza sostanziale è che noi abbiamo posto delle regole ben precise: nessuna sgommata, nessuna accelerazione, soprattutto nell’ultimo evento in cui avevamo anche deciso la disposizione delle auto parcheggiate in modo tale da evitare le bravate di chi la testa la usa poco. Concludo dicendo che ci saranno sicuramente nuovi eventi per gli appassionati di motori, sempre con le stesse regole, ma questa volta cambieremo posto e già venerdì saremo in Questura per reperire tutte le dovute autorizzazioni, così da poter effettuare un raduno organizzato e gestito nel migliore dei modi e nel pieno della legalità. Vogliamo continuare a farlo perché nelle Marche non c’è nulla di simile che unisca gli appassionati di motori. Noi siamo un gruppo di ragazzi cresciuti con la passione per i motori e vogliamo solo organizzare degli eventi per conoscerci e conoscere le nostre auto che, di diverso dagli altri, possono avere lo scarico sportivo, un’elaborazione estrema, un paraurti sportivo, un assetto ribassato e verniciature particolari. Ma nella maggior parte dei casi non troverete le auto di lusso che si vedono nel film Fast and Furious». 

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