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Cronaca

Corridoio Baltico-Adriatico: nuove prospettive di crescita per Ancona

Approvata all'unanimità ieri alla Camera la mozione sul prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico, presentata dall'IDV. Ad esprimere soddisfazione è anche il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca

Contro l'esclusione delle Marche e del capoluogo dorico dalle grandi reti infrastrutturali trans-europee, è stata discussa e approvata ieri alla Camera una mozione sul prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico che, senza un intervento urgente del Governo, rischia di tagliar fuori le Marche e il porto di Ancona dalle principali rete trans-europee. A presentarla l’on. David Favia, coordinatore IdV Marche, insieme all’on. Di Pietro, all'on. Vannucci e all'on. Ciccanti.

La Commissione europea ha presentato, il 19 ottobre 2011, una proposta di regolamento con la quale si prospetta una revisione degli orientamenti riguardanti la rete transeuropea di trasporto TEN-T allo scopo di realizzare una rete completa ed integrata che comprenda e colleghi tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Ciò dovrebbe contribuire alla realizzazione, entro il 2050, di uno spazio unico europeo dei trasporti, basato su un sistema competitivo ed efficiente in grado di soddisfare le esigenze di mobilità di beni e persone in base a standard di qualità elevati e di garantire l'accessibilità a tutte le regioni dell'Unione europea, comprese quelle ultraperiferiche, favorendo in tal modo la coesione economica, sociale e territoriale.
 
Dei dieci corridoi necessari per la realizzazione della rete centrale, quello Baltico-Adriatico, nell'ambito del quale sono previsti i collegamenti ferroviari Vienna-Udine-Venezia-Ravenna e Trieste-Venezia-Ravenna, riguarda anche Ancona e le Marche, tagliate fuori dal tracciato, secondo le ipotesi  formulate dalla Commissione europea.
 
“Tale esclusione- commenta l’on. Favia, intervenuto ieri alla Camera -  probabilmente dovuta alla forte disattenzione del precedente Governo, unita al suo prestigio inesistente in Europa, potrebbe essere ora sanata dall’intervento deciso del Governo attuale che gode invece di prestigio all’estero. E questa esclusione è tanto più assurda se si pensa che di recente sono state varate, sia la macroregione Baltica che quella Adriatico-Ionica che non possono che essere integralmente interconnesse dal punto di vista infrastrutturale”.
 
“Sono quindi intervenuto – spiega Favia - perché, soprattutto in questo momento di crisi, credo fermamente che le Marche debbano essere fulcro di attività economiche e culturali per potenziare l’economia locale ed essere parte delle grandi reti trans europee”.
 
Ad esprimere soddisfazione per il parere unanime della Camera sulla mozione è il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca: “va registrato con grande favore il sì pressoché unanime della Camera alla mozione su un tema di grande rilevanza come quello del Corridoio Baltico-Adriatico. Un tema –  dichiara Spacca – sul quale bisognerà tenere ancora alta l’attenzione e su cui sarà necessario insistere molto, soprattutto perché esiste un fronte molto forte che punta ad ostacolare il progetto del Corridoio a tutto vantaggio dei porti del Nord Europa”.
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