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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Agugliano

Schermi anti-Covid fatti con stampanti 3D, via alla raccolta fondi: «Servono agli ospedali»

L'iniziativa di Daniele Colaleo e altri volontari che realizzano a proprie spese i dispositivi di protezione e li donano agli operatori sanitari: «Sommersi di richieste, aiutateci»

Un raccolta fondi per finanziare la realizzazione di schermi facciali anti-Covid e tensionatori per mascherine, realizzati con stampanti 3D e destinati a medici, infermieri e militi delle associazioni assistenziali impegnati nell’emergenza sanitaria.

L’iniziativa è di Daniele Colaleo che ha coinvolto altri 8 volontari in un progetto da applausi. Tutto è cominciato con una prima donazione di una ventina di pezzi alla Croce Gialla di Agugliano. «L'idea è nata quando ho visto che questi poveri ragazzi per proteggersi erano costretti ad usare dei caschi da giardiniere, riadattati per l'occasione - racconta Daniele, custode che vive ad Agugliano -. Da quel momento, ho iniziato a ricevere richieste di questi DPI in maniera sempre maggiore. Non essendo in grado di far fronte a queste richieste, ho lanciato un appello su vari gruppi di stampa 3D al quale hanno risposto diversi makers che con le loro stampanti e il materiale che avevano a disposizione mi stanno dando una mano con la produzione. Grazie alle prime donazioni, siamo riusciti a far fronte all'acquisto del primo stock di materiale utile alla creazione di questi Dispositivi di Protezione Individuale e dei tensionatori. Stiamo donando i DPI a titolo gratuito agli ospedali, enti e associazioni che ne hanno fatto e ne faranno richiesta. Fino ad ora sono stati consegnati alla Croce Gialla di Agugliano, alla Croce Rossa di Loreto, alla Caritas di Agugliano, alla Protezione Civile di Agugliano, all'ospedale di Torrette, ai volontari che si occupano di portare spesa e medicine alle persone malate o in quarantena, ai carabinieri di Agugliano, alla Croce Gialla di Ancona e all'ospedale di Jesi. I prossimi a ricevere una prima fornitura tra martedì e mercoledì saranno l'ospedale di Osimo, quelli di Senigallia e Ancona, la Croce Gialla di Chiaravalle e l'Avis di Montemarciano».

Gli schermi facciali e i tensionatori per mascherine (più comodi e pratici degli elastici) vengono realizzati con bobine in Pla (una plastica biodegradabile derivata dalla trasformazione degli zuccheri presenti in mais, barbabietole e canna da zucchero) e fogli trasparenti in Pvc, attraverso l’utilizzo di stampanti 3D. Chiaramente hanno un costo che, con l’aumento della produzione, i volontari non riescono più a sostenere da soli. «Lo facciamo a livello amatoriale, non abbiamo certo a disposizione una produzione industriale, quindi cerchiamo di fare il massimo per distribuire i dispositivi a tutti, in modo da non lasciare nessuno senza - spiega Daniele -. Purtroppo il materiale inizia a scarseggiare. Per questo, ho deciso di lanciare una piccola raccolta fondi su GofundME e Paypal. Se potete e se vorrete darci una mano, anche con un piccolo contributo, potremo continuare la produzione fino a quando ci sarà richiesta o fino a quando non termineremo nuovamente il materiale».

Fin qui Daniele è riuscito a coinvolgere nella lodevole iniziativa altri 8 volontari: Luigi Tomasini, Stefano Giulianelli, Andrea Pomi, Gigi Rota, Lorenzo Muia, Marco Capobelli, Mirco Mercuri e Gianluca Sartori. «Grazie di cuore a tutte le persone che vorranno aiutarci, se vorrete aggiornamenti o conoscete sanitari o associazioni a cui possono essere utili i nostri dispositivi, non dovete far altro che scrivermi - dice Daniele -. Sarò lieto di darvi tutte le informazioni che vorrete». 

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