Il Coronavirus si propaga nelle Marche, quasi 100 persone in isolamento in tutte le province
Proprio di fronte all’ “evolversi della situazione epidemiologica e del carattere particolarmente diffusivo della epidemia, del rapido incremento dei casi sul territorio della Regione Marche”, il presidente delle Marche Luca Ceriscioli ha risposto con una nuova ordinanza
Salgono a 6 i casi positivi nelle Marche, tutti della provincia di Pesaro-Urbino. Tra questi, oltre al 30enne di Valfoglia (caso 1), c’è una coppia di anziani di Fano, ricoverati in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Il caso numero 4 è un giovane studente romagnolo di Morciano, che frequenterebbe una scuola della provincia di Pesaro-Urbino. Infine ci sono altre 2 persone di cui la Regione Marche non ha ancora comunicato né la provenienza, né le condizioni.
Quasi 100 in isolamento
Non solo perché, come si legge nella nuova ordinanza, ci sono 94 persone in isolamento domiciliare fiduciario, di cui 34 sintomatici, distribuiti in tutte le provincie marchigiane: 41 nella provincia di Pesaro-Urbino, 20 nella provincia di Ancona, 17 in quella di Macerata, 5 nella provincia di Fermo ed 11 in quella di Ascoli Piceno.
La nuova ordinanza
Proprio di fronte all’ “evolversi della situazione epidemiologica e del carattere particolarmente diffusivo della epidemia, del rapido incremento dei casi sul territorio della Regione Marche”, il presidente delle Marche Luca Ceriscioli ha risposto con una nuova ordinanza (GUARDA IL VIDEO) per il contenimento e la gestione dell’emergenza del Coronavirus alla decisione del Tar che, a seguito del ricordo del Premier Conte, aveva sospeso in via cautelare la prima ordinanza, con la quale la Regione aveva disposto la chiusura di scuole, musei, e inibito tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura sino alle ore 24 del 4 marzo prossimo. Ora scuola e locali resteranno chiusi sicuramente fino a sabato 29 compreso. Nel decreto presidenziale si sottolineava come, “al momento della prima emissione, non ci fossero casi accertati di contagio nelle Marche, ma solo rischi relativi alla prossimità del territorio marchigiano con la regione Emilia Romagna in cui erano stati rilevati casi confermati di contagio da COVID-19”.
Le motivazioni di Ceriscioli
Ora i casi ci sono e sono anche arrivati a 6. Tanto che, nella nuova ordinanza, si parla di “necessità di realizzare una compiuta azione di prevenzione, imporre l’assunzione immediata di misure di contenimento e gestione dell’evolversi della situazione, nelle more della adozione dei provvedimenti ai sensi degli articoli 1 e 3, comma 1, del DL n. 6/2020”. Per questo Ceriscioli non ha mollato quello che ormai è un vero braccio di ferro politico con il Governo e ha risposto con la stessa decisione impugnata dal governo centrale.