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Cronaca Corinaldo

Tragedia in discoteca, il sindaco ai titolari: «Adesso metteteci la faccia»

Il sindaco si è fatto portavoce della città e ha invitato i soci del locale a uscire allo scoperto per stabilire la verità dei fatti. Prevista una fiaccolata in ricordo delle vittime

Una fiaccolata, un messaggio ai titolari della Lanterna Azzurra e uno per i ragazzi che hanno attivato lo spray urticante all’interno della discoteca. Poco dopo le 10 di lunedì il sindaco di Corinaldo Matteo Principi è arrivato davanti alla discoteca della tragedia facendosi portavoce del dolore della sua comunità. Dopo i due giorni di lutto cittadino ha annunciato una fiaccolata in ricordo dei sei ragazzi scomparsi nella serata maledetta: «Lavoreremo ancora a riflettori spenti, oltre ad annullare tutte le iniziative culturali, turistiche e aggregative stiamo organizzando la fiaccolata per venerdì. I dettagli dobbiamo ancora metterli a punto, sarà un’iniziativa aperta alle comunità colpite dall’accaduto. Un momento di silenzio e di riflessione». 

Un messaggio poi per la gestione della Lantena Azzurra: «Alcuni dei soci sono corinaldesi e in questi anni ci siamo sempre confrontati sulle attività del locale essendo l’unica struttura per questo tipo di iniziative. Ho già invitato un socio tramite suo figlio di non chiudersi ma ad aiutarci a dare una risposta sull’accaduto, mettendoci la faccia e assumendosi le proprie responsabilità. Queto è un dovere morale oltre che giuridico». 

«Ho avuto conferma da genitori e da alcuni insegnanti che molte scuole sono state utilizzate come luogo di diffusione di quell’evento, non so se tramite volantini o con biglietti – spiega il sindaco- è  altrettanto vero che c’è un problema culturale e sociale, quello che è accaduto lo evidenzia». Una delle prime questioni che i magistrati stanno ricostruendo è l’effettivo numero di presenti nella discoteca a fronte della sua capienza: «Le nostre autorizzazioni parlano di un numero ben preciso, cioè 871 persone distribuite in tre sale, a questi parametri sono collegati tutti i dispositivi di sicurezza e la responsabilità di farli rispettare è di chi gestisce il locale». 
 

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